Un kit per competizione elettorale ognitempo ovvero, "mutatis mudandis" (allocuzione che - assessore - non è relativa alla opportunità di indossare biancheria intima di bucato) ci sono degli schemi comunicativi che tornano buoni per ogni parte politica e ogni momento: basta, come si diceva una volta, "dargli una mano di verde" e il gioco è fatto.
Un acuto cittadino (che vuol restare anonimo) senza offendere alcuno ha notato e scrive:
Certi ragionamenti filano anche cambiando alcune parole nel (apparente-reale) contrario.
Un esempio si ricava dai primi due capoversi di un testo recentemente riportato dalla stampa locale.
E' una lettera del 2014 di Maurizio Poli, stimato professionista e politico portoferraiese, purtroppo deceduto circa tre anni fa.
Chiunque, nel 2019, potrebbe scrivere la stessa cosa a parti invertite. E potrebbe scrivere in questo modo (a seguire l'originale di Poli).*
Evidentemente nel centrosinistra di Portoferraio l'esperienza vissuta cinque anni fa non è stata sufficiente per far cambiare la mentalità suicida all'epoca dimostrata. Sembrerebbe una gag di "Tafazzi" se non fosse invece una cosa seria. Non si può non ricordare che nel 2014 la spaccatura nel centrosinistra portò a presentare due liste, consegnando su di un vassoio d'argento il Comune alla destra e permettendole di amministrare (?) in questi ultimi cinque anni con il consenso del solo 40% (40,6) dei cittadini.
Vogliamo ricadere nello stesso errore?
Vogliamo ancora farci del male?
Vogliamo che Portoferraio finisca di crollare sotto la guida della destra nei prossimi cinque anni?
Quest'anno l'opportunità di riprendersi il Comune di Portoferraio da parte del centrosinistra è forse la migliore che sia mai capitata in questi ultimi tempi di fronte ai cinque anni di non amministrazione Ferrari ed alla candidatura a sindaco di un suo ex-assessore che non ha certo brillato per i risultati.
Vogliamo sprecarla ancora una volta?
(Chiunque, 2019)
--------- oppure:
Evidentemente nel centrodestra di Portoferraio l'esperienza vissuta cinque anni fa non è stata sufficiente per far cambiare la mentalità suicida all'epoca dimostrata. Sembrerebbe una gag di "Tafazzi" se non fosse invece una cosa seria. Non si può non ricordare che nel 2009 la spaccatura nel centrodestra portò a presentare due liste, consegnando su di un vassoio d'argento il Comune alla sinistra e permettendole di amministrare (?) in questi ultimi cinque anni con il consenso del solo 40% dei cittadini.
Vogliamo ricadere nello stesso errore?
Vogliamo ancora farci del male?
Vogliamo che Portoferraio finisca di crollare sotto la guida della sinistra nei prossimi cinque anni? Quest'anno l'opportunità di riprendersi il Comune di Portoferraio da parte del centrodestra è forse la migliore che sia mai capitata in questi ultimi tempi di fronte ai dieci anni di non amministrazione Peria ed alla candidatura a sindaco di un suo ex-assessore che non ha certo brillato per i risultati.
Vogliamo sprecarla ancora una volta?
(Maurizio Poli, 2014)
(*) Si tratta evidentemente solo di annotazione linguistico-comunicativa. Non risulta nella realtà attuale una situazione di divisione nel centrosinistra (ma non si sa mai)