Stavo aspettando posta speditami da Livorno nei primi giorni di giugno, e dal 10 giugno una fattura spedita da Portoferraio. A stamani mattina 17 luglio niente di tutto questo e niente di altro abbiamo visto in cassetta. L’unica missiva consegnata perché raccomandata e giunta in queste settimane con postino di “sostegno” è stata la Tari. Premetto che abbiamo una unica cassetta per il ricevimento della posta per tutte le famiglie residenti al medesimo numero, e anche per gli altri i ricevimenti sono stati pari a zero. Neanche pubblicità.
Nel frattempo però, mi è arrivato il sollecito consegnato a mano, del pagamento della fattura già speditami ma non ricevuta, facendomi fare una figuraccia.
Stamani, incazzatissimo, (quando ci vuole ci vuole) sono andato all’ufficio smistamento in via provinciale per l’ Enfola ed ho protestato. L’impiegato mi ha chiesto l’indirizzo della mia abitazione e dopo pochi minuti mi ha consegnato le buste che potete vedere nella foto. Alla mia incredulità l’addetto si è giustificato dicendomi che hanno mancanza di personale.
Come si può vedere la busta che contiene la fattura è timbrata in partenza da Portoferraio il 12 giugno alle ore 15,15 e da Firenze dove è il centro smistamento viene timbrata il 13 giugno; quelle provenienti da Livorno timbrate, si legge male ma è così, 19 giugno, da Siena timbrata 26 giugno.
Sappiamo che la posta girovaga per tutta la regione con perdita di tempo e dispiegamento di furgoni, per poi tornare sul territorio per la consegna. La mia domanda è la seguente. E’ mai possibile che una busta- importante o meno – che parte e deve arrivare all’interno del territorio isolano, mi venga consegnata solo perché stamani mi sono svegliato male? Nel tempo però il costo delle spedizioni è sensibilmente aumentato. Quello che mi chiedo, ed è la cosa più importante, è come sia possibile che con la fame di lavoro che c’è in Italia, non si pensi ad assumere postini anche solo stagionali. Ma i sindacati ? Ma il ministero di competenza?
Poste Italiane s.p.a. , secondo me, invece di proporre servizi bancari, o peggio il gratta e vinci, deve pensare a espletare al meglio il servizio a cui è stata chiamata, cioè la distribuzione e consegna in tempi ragionevoli delle missive.
Preciso che il mio risentimento non è indirizzato in alcun modo verso i dipendenti tutti di Poste Italiane, ma verso chi dirige tutta la baracca, e verso chi non controlla.
P.S. Vorrei far notare che sul sito di Poste Italiane, l’ufficio è ancora sito in via Garibaldi al n. 6. No comment.
Roberto Borra