Tra gli immancabili acciacchi di salute dispensatimi dalla vita, per fortuna non posso annoverare alcun fastidio provocato dai mezzi di locomozione: non ho mai sofferto il mal di mare, il mal d'auto e neppure il mal d'aereo, dopo aver viaggiato su scassoni volanti depressurizzati come i C 119 che risalivano agli anni '40.
Penso però di poter comprendere il dramma di quanti, senza imbottirsi di xamamina, quando mettono le zampe su qualcosa che si muove, al minimo beccheggio o rollio, sono colti da nausea e indotti al lancio (quando va bene fuoribordo) dello spaghetto.
Un simile disturbo me lo provoca (sempre più spesso) il comporsi sullo schermo di acrobatici scritti, delle autentiche prove zappilografiche definite dai coraggiosi autori, con molto ottimismo: "comunicati"
Parrebbe che in virtù di una elezione a carica amministrativa o politica, oppure di una semplice autocooptazione in comitati (anche laddove i "comites" si contano sulle dita di una mano), parecchi tra gli "unti" maturino la convinzione di godere di una sorta di "licenza di uccidere" le regole grammaticali e ortografiche, di immunità sintattica.
"Sopravvolando" sulle consecutio a prepuzio, sui predicati verbali "pencoli" che non si capisce a cosa si attacchino, le vittime prime di questo strazio sono i segni di interpunzione, umili ma indispensabili elementi della corretta comunicazione scritta.
Passi la mancanza di riguardo della stesura dei testi tutti in maiuscolo, passi (un po' meno) la cafonata dell'uso di punti interrogativi o esclamativi multipli (uno è più che sufficiente) come pure, le virgole, i punti e i due punti (il punto e virgola è troppo raffinato, non lo consideriamo) sparsi a capocchia nei nei testi come le manciate di formaggio grattugiato sulla pasta, ma quello che risulta veramente indigeribile è lo smodato uso dei cosiddetti puntini di sospensione.
Recita la grammatica italiana (questa sconosciuta): "I puntini di sospensione si usano per segnalare che il discorso viene sospeso, in genere per imbarazzo, per titubanza o per allusività" aggiungiamo che dovrebbero essere 3 (tre) e non usati per fini diversi, quali pause per staccare letture in apnea consentite solo a chi ha tre polmoni.
Orbene, se mi inviate uno scritto di 10 righe, con 4 o 5 serie di puntini di sospensione (tra le quali alcune di più di 20 punti), cosa devo dedurre? Forse che siete fortemente imbarazzati o titubanti?
Se così è, non "era meglio che ve ne stevete", come dicevano gli antichi ferajesi?
Se invece volevate essere allusivi, guardate che troppe allusioni di solito non fanno capire una beata minchia di quanto si vuol significare.
Leggete un po' di più, prima di scrivere, fa bene.