Enotrio Bonini per sottolineare la sua avversione alla retorica patriottarda, aveva guarnito il suo bar di tutte le più note bandiere del mondo ma non c’era quella italiana, vistosa assenza che faceva il paio con un suo intercalare “Basta che ‘un sieno italiani!” che la diceva lunga sulla sua Weltanschauung, (che non è, come pensa l’assessore la farcitura dello strudel)
A proposito, anzi a doppio o triplo proposito, è davvero curioso notare come la parte più accettabile della complessiva proposta indecente di Letta nipote, che ci ha appena servito un governo Demo-Pisano, entusiasmante come un brododidado, sia costituita dalla nomina a ministre di due italiane particolari, due signore, una prestigiosa donna di sport, stimata non solo per le sue imprese agonistiche, nata a Goch in Renania, e un’altra (accolta con le becere immancabili note razziste dei legaioli) nata a Kambove in Congo, che ha subito detto che intende inserire nel nostro ordinamento lo “jus soli”, che non significa, come deduce il consigliere, il diritto alla tintarella, ma quell’elementare principio di civiltà fino ad oggi da noi disatteso, secondo il quale tutti i bambini nati in Italia debbono considerarsi uguali ed italiani.
Però il neo-premier ha subito pensato di riequilibrare le due note positive (tacendo per pura pietà sull’Alfano dalla fronte inutilmente spaziosa, avrebbe detto Fortebraccio, e sulla delegazione della banda corpo sciolto proveniente dalla corte dei miracoli di Arcore), con una immaginifica indicazione per il dicastero dell’ambiente, che sarà retto nientepopodimenoché da Andrea Orlando, un giovanotto con l’occhio pottino che sembra sempre si sia alzato dal letto ora ora, che viene da La Spezia (una delle città più inquinate d’Italia) e che come esperienza ambientalista massima della sua vita potrebbe aver partecipato ad una salsicciata “en plein air” a Monte Marcello (probabilmente bene innaffiata .. non è infatti astemio, una volta gli hanno tolto pure la patente per guida alla topinaia).
Ma perché, in virtù di cosa, il suddetto, responsabile del Forum piddino della Giustizia (settore assai affine!), già “commissario” di scarsissimo successo a Napoli per il PD, entra nel Governo come primo responsabile del patrimonio naturalistico d’Italia?
Perché, udite udite, è un “Giovane Turco”, fa parte cioè di una delle settantacinque correnti, sub correnti, gorghi e turbolenze che agitano i resti del partito che fu di Gramsci e Berlinguer, che doveva essere rappresentata per comporre il manuale Cencelli del Governo Letta 1° (e speriamo ultimo), era questione di vita o di morte.
Ma datevi una patta da soli!