Un giorno il Margravio di Soliana, ridente cittadina marittima della Sardegna (NDR: non affannatevi a cercarla sulle mappe me la so' inventata io) stufo di vedere tutti i giorni la spiaggia "La Celeste" di ciottoli vagamente turchini - colore che gli è sempre rimasto sulle palle (is callonis!) - decide di cambiare colore all'arenile. "Ci vorrebbe un bel grigio - pensa tra sé e sé - è anche più elegante e va con tutto!".
Detto fatto si mette a cercare su Google finché non trova una spiaggia di sabbia di granito a granulometria perfetta (chicchi grossi che non ti s'attaccano al culo quando t'alzi) e comunica alla cerchia dei suoi famigli e corifei la decisione. Di seguito un sunto delle alte parole corse nell'adunanza:
La sabbia agognata è quella che impreziosisce i litorali dell'Isola d'Erba, che si chiama così per la folta vegetazione che la ricopre, anche se i maligni insinuano che certe decisioni che vi si assumono paiono prodotte da gente fumata (persa). Ne servono appena 210 tonellate di quella sabbia per coprire la vecchia spiaggia solianese.
"Ma come? Questo è portare vasi a Samo! - osserva uno dei cirenei che ha letto qualche libro - col dovuto rispetto Sua venerabile grandezza, la Sardegna è piena di granito!"
"E poi - aggiunge un altro - come si fa o Luce Nostra col nome? Mica si può chiamare La Grigia, fa tristezza" e c'è perfino chi osserva audacemente "Ma non era successo l'altro anno che una spiaggia così ripascita, volevo dire ripasciuta, è stata sequestrata proprio all'Isola d'Erba?"
"Del sequestro all'Isola d'Erba - fa il Capataz - che ne sanno i sardi? Per il nome... beh, decreto che si chiamava così in ricordo di Donna Celeste Velasquez, che usava passeggiare..." "Me la ricordo - interrompe servilmente uno - era anche una bella topa!" ".. alla fine del settecento - riprende il Capintesta ignorandolo - quella sabbia voglio e quella sia, e quanto al nuovo nome da imporre, scegliamo di intitolarla ad un ornamentale organismo che abbonda nel golfo di Soliana: l'Oloturia o Cetriolo di mare, vabbè quei selvaggi dell'Isola d'Erba lo chiamano "cazzo marino", ma "Spiaggia delle Oloturie" suona bene è molto fine, mi complimento con me medesimo!. (applausi)
C'è però ancora qualcuno che obbietta: "Sua Magnificenza, ma oltre il prezzo del materiale, portare 210 tonnellate di sabbia dall'Isola d'Erba in Sardegna tra nave, camion, ruspe costerà un botto! E la Regione che paga non avrà niente da dire? e la nostra - con rispetto parlando - opposizione?"(fischi)
"Già risolto - abbiamo una ditta amica che farà tutto per 11.500 palancastri (moneta locale) una sciocchezza..."
"Ah si quelli - specifica un altro ancora - che stanno segando la nostra collina di "Sa Cruxi", giustamente eh... era troppo alta, dava noia!"
Ma l'Imprescindibile riprende e chiude: "La regione pensa ad altro, l'opposizione come sempre tace. Al massimo a protestare ci sarà qualche rompicoglioni di ambientalista o di giornalista, ma il popolo solianese è incondizionatamente con me, potrei affermare che Cristo è morto di letargia, ci crederebbero tutti ... avanti a vele spiegate... viva, sempre viva, l'Oloturia!" (applausi).