Riflessioni sulla straordinaria significatività e profondità valoriale spirituale, umana, culturale, poetica di una giovane artista portoferraiese ...di Simona Campitelli...
Nella veste di suo padre, ho riflettuto e poi deciso di rendere pubblico l’incommensurabile bagaglio valoriale umano che si portava dentro, nel dipingere nel tentativo di riuscire a regalare sensazioni autentiche a persone tanto diverse fra loro non per un processo omologativo ma per un comune globale sentire in termini di giustizia, di società, di vita generale per tutti per costruire in definitiva, un mondo migliore. La tensione interiore di Simona è stata sempre quella di impedire che l’arte fosse comunque “business-as usual”.
Tratto integralmente in lingua inglese dai suoi diari di lavoro artistico, sottopongo all’attenzione dei potenziali lettori e lettrici il brano che segu , che trovo ricco di genuino e pregnante significato umano di elevatissima nobiltà interiore .
“” It is time to think about other kinds of children in the world...suffering children from war , from poverty , from ignoble exploitation , from indifference...we all must give an Identity to those children who hasn’t got any...they are unknown...we all must think to give to all those children one normal way of life”” .
Quanto sopra, esprime una succinta sintesi del testamento spirituale di una giovanissima artista di elevatissima, non comune, caratura umana e culturale precocemente ed ingiustamente sottratta alla vita che, durante i suoi viaggi culturalmente mirati nei paesi del terzo-quarto mondo, aveva avuto modo di prendere diretta straziante coscienza dello status ignominioso dell’immenso numero di bambine e di bambini di questo nostro marcio pianeta...a tal punto di dare luogo ad un’opera artistica ad essi dedicata dal titolo “Unknown Identity” realizzata utilizzando carta da parati per bambini riportandovi, sopra fotocopie del proprio passaporto al posto della sua foto , foto di bambine e bambini sofferenti terribilmente per la mancanza di cibo, per la povertà assoluta, per la guerra, per le loro inenarrabili costrizioni e brutale assoggettamento...con quel quadro , premiato, insieme ad una molteplicità di altre sue opere artistiche pittoriche-scultoree-fotografico arttistiche, a Londra ed a Milano (Accademia di Belle Arti di Brera), la giovane artista Simona ha voluto incidere in modo imperituro su tela un forte calorosissimo abbraccio denso di genuino amore , di partecipazione e condivisione delle inenarrabili infinite sofferenze che gridano vendetta a tutte le innocenti creature del pianeta perché una buona volta prevalga la volontà politica tesa a far si che siano tutti riscattati nella loro dignità di persone e di esseri umani con tutti i loro diritti... i bambini e le bambine pasciute delle facoltose famiglie occidentali , che tali debbono rimanere , siano fatti crescere nella consapevolezza però che per l’infamia degli adulti milioni di loro coetanei innocenti non hanno mai avuto la gioia di provare una dolce tenera carezza sulle loro fragili guance…
Per Simona:
La Fame: la morte più iniqua ed ingiusta …
La Vergogna: dei bambini-soldato per lo stato di guerra dei loro paesi, dei bambini schiavi del lavoro e dell’abbandono scolastico , dei bambini venduti, comprati, spariti nel nulla senza lasciare alcuna traccia del loro passaggio su questa terra, dei ragazzi di strada, dei ghetti più immondi...tutto ciò dovrà un giorno radioso terminare … questo è stato l’accorato appello e l’augurio dell’artista Simona a tutte le persone buone perché si impegnino in questa che è la lotta delle lotte “ la più sacra “…
Luciano Campitelli, padre di Simona