Nell'ultimo fine settimana in paese, a Rio sú, molti si sono dispiaciuti per il taglio senza pietà del ciliegio di Lina Allori.
Un ciliegio sano, che negli ultimi anni era già stato oggetto di una potatura arbitraria e discutibile, ma che comunque aveva permesso ad ogni primavera una bella fioritura e buone ciliegie.
Era un tratto distintivo della piazzetta Verdi e della salita di via Galletti.
Era, soprattutto per noi del vicinato e non solo, il ricordo di Lina Allori, che più di 50 anno fa lo aveva piantato davanti a casa sua. Dalla primavera in poi Lina si sedeva fuori, sotto il ciliegio a ricamare, da sola od in compagnia e ad ogni fioritura era spontaneo ricordarla, con il suo sorriso pacato e gentile.
Poi in ogni caso era un bell’ albero, con buoni frutti, non dava noia a nessuno e rallegrava lo sguardo di chi passava.
Con la volontà forse di far vedere il buon esito di un corso di potatura, venerdì gli operai del parco minerario, che si occupano della manutenzione del verde, lo hanno ridotto a pochi ciocchetti, come ben dimostrato dalle molte foto che sono girate.
La presidente del parco, assente dall’Elba, con un messaggio si è assunta la paternità e responsabilità dell’ atto.
Ma forse sarebbe stato meglio provvedere subito a togliere tutte le radici e preparare sin da stamani l’alloggiamento per un nuovo ciliegio, più giovane di quello che è stato tagliato e sicuramente sano come quello.
Mi si dirà: alla fine è un albero, anche se era sano , ormai è andata.
Per me, e per molti che la pensano come me, non è così.
Ancora dopo anni scontiamo una unione forzata, fatta in fretta e furia, nella quale abbiamo forse guadagnato un po’ di soldi, ma tutti abbiamo perso la nostra identità. E questo vale da Bagnaia al Cavo.
Tutti ci sentiamo sacrificati e tutti sentiamo che non viene riconosciuta e mantenuta la nostra identità di piccole comunità, mentre non si è fatto niente per cercare di costruire una identità nuova, più ampia, in cui non fossero sacrificati “ i precedenti” ma si fosse trovato un punto di equilibrio.
E allora anche il ciliegio di Lina rappresenta una ferita , perché dimostra la sottovalutazione dei nostri sentimenti, dei nostri “ segni”.
Insomma il ciliegio non è forma vegetale, ma sostanza suggestiva.
Anna Maria Contestabile