Una domanda appare su Facebook: "Dall'Ospedale mi invitano a fare lo Screening cervico-vaginale (Pap Test) e si raccomandano di andarci 5 giorni dalla fine del flusso mestruale... Datemi un consiglio amici... Ci vado?"
Detta così ci sarebbe da rispondere: "Ma certo è un esame molto importante (scherzi assolutissimamente a parte) per la salute della popolazione femminile, uno screening di massa che è da considerarsi insieme ad altri una conquista delle donne e della società civile".
Però a sorprendere è la destinataria della convocazione: la Signora Giovanni Lavorgna che viene nella comunicazione pure invitata a non avere rapporti sessuali nei due giorni precedenti quello fissato per il test.
Chiaramente "la Signora Lavorgna Giovanni" (posso testimoniarlo) in realtà non ricorda neppure lontamente per aspetto una signora, fa il barbuto bagnino da una vita a Capo Bianco, ed il suo caso mi ha fatto tornare in mente quello di un amico che, molti anni fa, andato a ritirare un risultato di analisi indirizzate a ben altro, si trovò in mano una carta che lo dichiarava "positivo al test di gravidanza", "incinto" insomma (un bel passo avanti anche a Giovanni).
Ma quelli, si sa, erano tempi in cui non si lavorava con il supporto dell'infallibile informatica e il manuale errore era sembre in agguato.
Ora invece ci serviamo di macchine pensanti, che analizzano selezionano scrivono e inviano missive.
La domanda però è: passi prendere "Giovanni" per cognome, molto raro, ma ce ne sono almeno tre sul territorio nazionale (fonte: Mappa dei Cognomi Italiani), ma come si fa ad assumere che Lavorgna sia un nome?
Siamo di fronte ad un caso di intelligenza o di scemenza artificiale?