Non è facile descrivere cosa fosse per me. Do poche confidenze.
Ma a lui, non ho resistito. Non ho saputo resistere alla sua incredibile e unica semplicità, ai suoi occhi così buoni, puliti, puri e vivi, alle sue mani grandi e forti e gentili e generose. Non ho saputo resistere a quel profumo di mare e di terra, di uomini che non ne fanno più così, mannaggia.
Ogni incontro con lui era un tuffo meraviglioso. I suoi regali, i suoi pensieri: del rosmarino, dei baccelli, un ramo d'ulivo, delle susine.
"Bimba, hai fatto funghi?", mi chiedeva sempre.
E il primo porcino che trovavo era per lui, perché nella macchia non poteva più andare e io so cosa vuol dire questa mancanza.
Quel gran dolore che ha segnato i suoi ultimi anni e che rigava ogni incontro di lacrime al cielo e di tenaglie al cuore.
Mi mancherai. Mi mancherà aprire la mia finestra e non trovarti, e non sentire la tua voce e il tuo profumo buono, di mare e di terra e di cielo.
Ciao caro Fortunato, è stato un onore conoscerti.
Saprò dove trovare i tuoi occhi puliti e gentili e ogni primo porcino sarà per te.
Laura Lucchini