(Di nottata, sulla spiaggia di Lacona, davanti alla duna ed al Centro di Educazione Ambientale del PNAT, dove nei giorni precedenti era uscita una tartaruga, nel tentativo di deporre le sue uova).
- Ma perché m’hai chiesto di venì’ qui con te col gommone a quest’ora? Che dovemo fa’?
- Móviti! Dai! Vedrai che la tartaruga è lì lì pe’ arivà’… Col richiamo che gli ho messo un’ dov’esse’ tanto lontana…
- Richiamo? O che richiamo?
- Deh, hai visto quei pali con le telecamere del Parco che dovrèbbeno riprende’ chi salta le corde e entra n’ sulle dune protette? In realtà, su uno di quei pali c’ho messo un richiamo a ultrasòni pe’ le tartarughe. Ti ricordi un po’ di giorni fa quella chè è uscita propio lì davanti? Era stata richiamata dal segnale. Poi, però, c’erano quei turisti rompipalle che volevano fassi i “serfi” con lei, e un c’è stato versi di piglialla senza fassi vedé’… L’hanno fatta scappà’ tre vorte! Ma stasera è più tardi, e co’ ste quattro gocce d’acqua che ha fatto, i turisti, i “serfi”, se li fanno al ristorante… Stasera, cor tuo aiuto è la vorta bona che la pigliàmo… ó, ó ! sento sciacquettà’… vedrai che è lei… eccola, guarda, badalì, bella grossa, questa c’ha i pallettoni al posto dell’ove… Ora la prendemo e te gli attacchi subito quel coso che t’ho dato, è un ricevitore che quando gli mando il segnale la costringe a fa’ l’ove dove dico io.
- Ah… ecco a che serve questo attrezzo! Vai, so’ pronto a attaccaglielo… Ecco, ho fatto! te intanto accendi il trasmettitore che gli damo subito la prima scarica di stimoli!
- O che devi stimolà… bada che prima va caricata sul gommone e portata a Sant’Andrea! Ora va carmata, no stimolata…
- Eh? A Sant’Andrea??? O perché va portata li ??? E un ci pole andà’ da sé…
- Si, e come? Ora, va be’ richiamalla, ma costringila anco a fa’ la traversata a comando, lì ci vorrebbeno i marziani.. Ora smetti di fa’ casino, sennò perdemo anche questa!
- Mah, non capisco granché, però… Vai, l’ho presa, aiutami a caricalla…
- Poi ti spiego! Meno sai e meglio è! Ecco, è dentro. Vai, accendi il motore che partimo subito, so’ propio l’ore giuste. Se siamo fortunati un’ trovàmo nemmeno quelli che vanno a svotà’ i bidoni del sudicio… ché deh! Di questi tempi di sudicio ce n’è un fottìo… un puzzo!… specialmente quando sei pe’ la strada e passano i camion della spazzatura, se ci sei o ci passi vicino ci vole la maschera antigasse!
(un po’ di tempo più tardi… dopo una rocambolesca circumnavigazione della parte occidentale dell’Isola, arrivati a Sant’Andrea)
- Vai, siamo arivati! Ora sì che ci vole il “cippe”, il ricevitore. Ora la dovemo stimolà per bene per falli fa ll’ove. Sennò, se un’ la stimoli, capace se ne riprende il largo. Vai ora, vai! che un c’è nessuno. Vai lì dove ci so’ i lettini, preparagli una buca di invito, così accorciamo i tempi. Vedrai, con le scariche che gli dò, l’ove le spara a raffica e in du’ balletti siamo pronti.
- Deh, dammi cinque menuti…
(poco dopo)
- So’ pronto, gli ho fatto una buca che nemmeno col Blecchedeccher gliela avrebbeno fatta meglio! Boia, deh, ci farei l’ove anch’io…
- Vieni, tartaruga mancata! Aiutami a portà’ la tu’ collega…
Portano la tartaruga sul buco, e le danno una raffica di stimoli, appositamente e segretamente studiati nei laboratori universitari, per indurre la deposizione. La tartaruga, dopo un po’ di spinnamenti, non regge più e approfitta del nido già preparato, mollando il suo prezioso carico di uova.
- Oh, bene! Ha funzionato. A quel tezzero di scienziato un’ gli avrei dato du’ lire, ma alla fine devo riconosce’ che sapeva quello che faceva… Però, dai, controlla un po’ se ha finito, che bisogna andàssene, prima che ci becchino colle mani nella marmellata.
- Però non m’hai ancora detto perché siamo venuti proprio qui...
- La maga vecchiaccia dei Patresi, du’ anni fa m’aveva detto che avrèbbeno pensato di mette un po’ di sassi pe’ fa una diga davanti a quello sputo di spiaggia che c’hanno a Sant’Andrea, pe’ evità che sparisse a ogni stagione. E c’aveva indovinato, tanto di cappello anche a lei! Ma vedrai che ora, a quelli che vonno fa sta diga, gli famo passà le ruzze! A me i sassi e le dighe un mi so’ mai garbati, te lo immagini che fogna doventerebbe li davanti!… e poi, se quel troiaio di spiaggia sparisse, un po’ di turisti si leverèbbeno di torno, che un li sopportàmo più! Vai a fa la spesa a Portoferaio e quando arrivi, dopo un’ora di viaggio, trovi li scaffali vòti che nemmeno fossero passate le cavallette. E anche ‘sti boriosi di albergatori che fanno tanto i topai, e che un pensano altro che a come ingrandì i su’ traffici di sòrdi. Basta! La deveno fa finità! W Marx, W Lenin, W Mao Tze-Tung!
- O ! È pronta! Vieni a aiutammi!
- Eccomi, vai, presa, rimettemola sul gommone, che così un’ resta nemmeno una traccia. Rimetti il lettino al su’ posto che vedrai nessuno s’accorge di nulla.
- È fatta! Andàmo! Ma… ora di lei che ne famo?
- Eh!… un po’ di fantasia…! È troppo tempo che mi tocca tené’ i “comportamenti virtuosi”… ...sai quant’è che ho voglia di assaggià’ il brodo di tartaruga, che n’ho sempre sentito parlà’ ma un potevo di certo compromettemi… E poi, altro che a noi ci tocca fa’ l’ambientalisti? Tutti fanno i peggio troiai, buttano tutto a giro, prendeno e mangiano qualunque cosa, e noi a guardà e a sparge’ la voce al vento... ma ora questa in quarche modo va fatta sparì, potrebbe essere una testimone scomoda! questa per me è proprio l’occasione giusta! Del resto, prima le tartarughe le mangiaveno tutti! ...E allora… domani un aveggino di brodo e un tegame di spezzatino di tartaruga!… mmmh, se ci penso mi viene già la bava alla bocca!
(rimettono in moto col motore al minimo, per non fare troppo rumore e ripartono col prezioso bottino)
E fu così che, dopo un paio di mesi, un inaspettato nido di tartaruga e uno sciame di tartarughine fecero la loro comparsa sulla spiaggetta di Sant’Andrea, tra la felicità di alcuni e lo sconcerto di altri. Ma tra la sorpresa di tutti… meno che di qualche improbabile comunista-ambientalista, che con buona pace di tutti, dette il “LA” ai pericolosissimi “eco-nazisti”, nemici giurati delle aziende turistiche e, reallizzando il classico “due piccioni con una fava”, trovò il modo per levarsi una di quelle voglie che la coscienza impedisce di soddisfare, facendoti rischiare la depressione, e che possono roderti dentro, pungolandoti per tutta la tua esistenza!
Roberto Barsaglini