Chiusa la spiaggia, tirato in secco il gommone, svuotata una piscina e coperta l'altra, ecco che ieri sono corso al primo imbarco disponibile senza indugiare troppo per non ripensarci.
Una volta a bordo, affacciandomi dal ponte superiore della nave, mi accorgo che siamo davanti al palazzo Coppedè del quale il giorno prima avevo fotografato la più "pendicona" delle persiane.
Un'ora e più la dovevo passare, voglia di leggere non ne avevo, per chiaccherare non c'era nessuno e comunque di chiacchere non ne sentivo il bisogno, idem per lo scrivere con la tastiera del telefonino.
La giornata era bella, l'essere seduto all'aria m'invitava a pensare... e così oggi eccomi qui a ricercare quei pensieri, tra i quali, il primo che ho avuto: che città in eterno contrasto che è Portoferraio, sempre in lotta tra il desiderio di bellezza e di perfezione del Granduca Cosimo I De Medici, che per questo ci concepì e la "ciollaggine", intesa come sprecisione, criticoneria incocludente e scoglionatezza che non so da quando ci caratterizza. Il traghetto era sempre a mezzo canale e io continuavo con queste mie congetture...."
Ma se fossimo andati avanti nel tempo coltivando la precisione, l'agire senza chiaccherare, senza brontolare e senza criticare, se avessimo continuato a seguire quell'impronta originaria di fiorentinità e quindi di toscanità medievale, e se magari ci riportassero quella magnifica "Deposizione" che Il Granduca commissionò appositamente al Bronzino per la cappella del convento di San Francesco? (NDR oltre renderci, almeno in copia, il busto del fondatore eseguito del Cellini, "emigrato" nel 1781 dal Forte Stella).
Se non avessimo più buche nelle strade, se quest'ultime fossero allargate, se le fogne non puzzassero più, se il nostro ospedale potesse far fronte a tutte le emergenze e non ci fosse più bisogno dell'elisoccorso, se l'eterno problema del traffico fosse risolto, se il centro storico riprendesse vita, se il Grigolo fosse rimesso alla via così come il piazzalone sterrato di San Giovanni, se...
A questo punto, pensavo ieri mentre mi preparavo a sbarcare una volta arrivato a Piombino, non saremmo più Ferajesi "ciolli", eternamente sospesi tra la Toscana e la Corsica, ma solo una brutta copia dei fiorentini.
Allora e finivo di pensare, tutto sommato è meglio rimanere così, con tanti esempi di individualità esplose al massimo per poi ritornare, più o meno subito, dei portoferaiesi "ciolli"! Si, però almeno quella persiana pendicona!
Michel Donati