Dopo tanti anni di consiglio comunale, pensavo di averle viste di tutte, ma mi sbagliavo. Quella di regalare da parte del sindaco Corsini, una clessidra con tempo di un quarto d’ora al presidente del consiglio comunale, al fine di stabilire il limite massimo degli interventi in aula, ammetto che NO, non l’avevo ancora vista.
Lipperli’, dico la verità, ho pensato che l’avesse fatto per me, siccome teme i miei interventi in consiglio comunale, e visto che sempre è stato fortemente infastidito dal dibattito nelle istituzioni.
Si autodefinisce un tecnico (!!ma de che?) e quindi le liturgie canoniche a cui si deve sottoporre un sindaco - che è obbligato a fare politica - gli danno un prurito particolare, che lo rende incomprensibilmente aggressivo nei suoi interventi contro i cattivi consiglieri di minoranza, che osano attaccare ingiustamente il suo dolce e forbito amministrare.
Ho pensato che l’avesse fatto pensando a me, visto che non gliene risparmio una, e mi ero convinto di ciò anche osservandolo mentre scrutava attento che la presidente del consiglio comunale, vessata dal suo sguardo vigile e severo, fosse accorta nel girare preventivamente l’aggeggio all’inizio degli interventi, suscitando per altro l’ilarità di qualche presente nel pubblico, e sfidando la nostra pietosa indifferenza di consiglieri di minoranza.
Ma poi mi è venuto un dubbio: qualcuno mi ha detto che forse non l’aveva fatto per me, che non mi teme, e che invece l’aveva fatto per prevenire la nota logorrea di qualche altra consigliera della sua maggioranza.
Non so cosa pensare: certo che il dubbio rimane. Mah? Finirà che a Corsini, glielo chiederò di persona.
Umberto Canovaro
Capogruppo Lista Cambiamo! Comune di Rio