C'era una volta un'allocuzione, direbbero quelli che hanno fatto le "scuole alte", una frase che era in uso tra gli elbanesi - ferajesi in particolare - di cui i foresti non riuscivano a cogliere il significato; un modo di dire che suonava: "PE' LA FESTA DELL'UVA", che era equivalente ad un ironico: "DOPO, PROBABILMENTE MAI".
Il riferimento è alla tradizionale sagra, in origine organizzata fastosamente in epoca fascista, timidamente forse ripresa nel dopoguerra, che in un certo anno fu fissata, ma poi "rimandata", e di nuovo "rimandata" al succesivo autunno, e così via, finché "Pe' la festa dell'uva" non divenne proverbiale.
Orbene, vuoi perché dopo un lungo lasso di tempo, l'esposizione concorso delle uve elbane fu recuperata negli anni '60 all'interno di alcune edizioni della Festa dell'Unita, vuoi (maggiormente) per l'impegno dei capoliveresi di questo nuovo millennio, di riportarla in auge come grande festa paesana, la frase "PE' LA FESTA DELL'UVA" ha perso la ragione di essere usata.
Ma, proprio dalla folcloristicamente virtuosa Capoliveri, giunge lo stimolo per coniare una frase sostitutiva, di pari forza e significato: "PE' L'INAUGURAZIONE DEL CANILE".
Per chiarire, siamo politicamenti vicini a Ruggero Barbetti, quanto dista la terra dalle più sperdute galassie, basti ricordare che il suo mentore (R.I.P.) ci ha pure querelati (perdendo) un par di volte, ma l'ultima critica mossa all'amministrazione capoliverese (il non aver previsto il canile nella pianificazione urbanistica) se fondata e provata sarebbe di una discreta gravità.
Ordunque, vero pure che neanche Ruggero può unirsi al coro delle vergini dai candidi manti, poiché questa presa per il culo trentennale del canile, è da imputare a tutti - nessuno escluso - coloro che hanno amministrato l'Isola, la cittadinanza ha diritto ad una risposta chiara circa la realizzazione di una struttura la cui non esistenza è - di fatto - una violazione degli obblighi di legge da parte dei sindaci elbani.
Ci dicano i signori maggiorenti (tutti, primi ma non soli i capoliveresi) una volta per tutte, quali sono le loro reali intenzioni, quando si compirà questa epocale, titanica, gigantesca opera dell'uomo, fissino seriamente una data.
Altrimenti, d'ora in poi saremo autorizzati a rispondere, a chi ci chiederà quando leggeremo una qualsiasi pagina del libro dei sogni: "PE' L'INAUGURAZIONE DEL CANILE".
Sergio