Nonna: - Certo de', sei proprio un infingardo, oh che si sparisce pe un monte di tempo come hai fatto te, pe poi mandammi i saluti pe Pettinino che poveromo ha sciabatticato una settimana pe trovammi? Tanto sai, se tu voi in questo popò di casermone semo uno e via! Menomale che a Bruno lo fanno girà co la su moto e dai e dai m'ha trovato! E sa, un' è nemmeno facile che qui ti facciano portà la tu roba, a lui gli hanno fatto tenè la su Guzzi pe via di quer tuffo che fece sul porto pe sarvà le Corsetti che s'erano infilate in mare co la macchina davanti a la Porta a Mare. Ma dimmi un pò, o quando l'hai incontrato?
Io: - Dé, l'artra sera ero stanco morto, lo sai che quando incomincio la stagione un c'ho più nè tempo nè capo pe artro che pe il lavoro e così, appena mi so buttato sul letto, un mi so andato a ritrova' alla Stella! Dopo esse stati da Nonna Gina, dopo co Luca semo andati a giocà di sopra co Livio e Giuliana, il figliolo e la figliola di Pettinino che a quer tempo stava lì
Nonna :- "E' sempre un bell'omo! Lo sai vero, che all'elementari era nella medesima classe der tu babbo?
Io : - A pensalla de', e io nella classe della Mitrano ero compagno di banco di Giuliana! Un ci si vede mai perchè sta fori, ma le poche vorte che ci sentimo andamo a quei tempi e lei rammenta sempre der su babbo. Quante cotte in quella classe!
Nonna: - E' nova, sei sempre stato un cottoio!
Io: - Hai sentito che a Portoferaio ci so state l'elelezioni e ha vinto ir Nocentini co una lista civica di destra che ha stravinto su un'artra lista civica dove candidato a primo cittadino c'era lo Zini, ir fratello di Franco e di Mauro, che è il Sindaco uscente? Poi c'era anche un'artra lista che presenteva una donna di Rio che non conosci e che a vedella e a parlacci pe du menuti m'è sembrata brava. In questa squadra, tra tanti rivoluzionari c'era anche "Ghigherone" che da anni gira pe Portoferaio col su apino rosso stuzzicando la gente su tante battaglie e tanti temi di cuore che ti sarebbero garbati anche a te.
Nonna : - Lo so che Arturo passava tutti i giorni dall'ospedale pe andà a trovà i tu zii quando si sentivano male e stavano pe passà di qua.
Io : " E' vero, andava soprattutto da zio Luciano, che considerava come un fratello, ma passava anche da zio Marcello. Quelli so stati l'urtimi battiti del cuore rosso dei portuali e di un gran pezzo di Portoferaio. Ora cara nonna avemo svortato pagina e più che il cuore, in politica come in tutto il resto, contano i quadrini, che un ce n'è più per tutti perchè si so ammucchiati solo da poche parti, l'intendesi bene di una cosa, l'avè studiato pe questa, parlà bene l'italiano e passà sopra le propotenze o fa finta di non vedelle. Sicchè, ti volevo di che hai fatto bene a andattene di costà, perchè qui, con la tu mezza prima elementare, il non avè i palazzi ar sole, la tu lingua e il tu cuore sempre accesi, averesti durato quanto un raglio d'asino.
Nonna:- Caro palle d'oro è andata così e ora vedemo un pò come anderà a finì. C'è solo da sperà che dai e dai ce la facciano a sistemà e rianimà il nostro centro storico e il nostro Grigolo, armeno pe da un bicchier d'acqua, un ti dico un cognacchino, a chi ha sete o a chi si sente mancà, che se ora casca in tera lo raccatano stoccafissato.
Io : Speramo cara nonna, intanto io che un'ho la lingua così lunga come la tua, l'aspetto al varco con la penna quando porteranno la famosa balena di plastica in mercato, speciarmente se insieme a questa non ci metteranno anche un bella Galeazza finta o pitturata sur muro. L'artro giorno c'ho dato uno sguardo dai vetri del portone chiuso e ho visto che sul bancone del bare che fu di Sandra ci so sempre tre o quattro bottiglie di Campari co le ragnatele, i calcinacci in tera e una rete per aria che dovrebbe agguantalli. Però c'è sempre la scritta "Visitate l'Upinelba", come se da un momento all'altro titto si dovesse rianimà.
Nonna:- " Spero di no, perche' se dovesse riaprì l'occhi tutta quella gente, o poveravvoi, sai che corpi dell' 80! Senti un po', o cos'è questa storia della balena di plastica?
Io : - Lascia perde che s'è fatto tardi! Bona!
Nonna : - Bona, un e sparì e fatti sentì più spesso!