Prendiamola larghetta e partiamo dalla Francia dove l’elezione di Hollande ha rotto l’egemonia liberista che governa in Europa facendo presidente un uomo il quale sembra volersi occupare, oltre che delle banche, anche degli umani. Con un rapido volo andiamo in Grecia. Le ultime elezioni hanno ridotto al lumicino i due partiti che governavano ininterrottamente il paese da qualche decennio senza purtroppo indicare qualche alternativa credibile. Rientrando verso casa, finalmente in Italia, abbiamo toccato con mano che gli elettori nostrani sono, in percentuali non trascurabili, piu incazzati del solito tanto da aver quasi cancellato i due partiti che sostenevano il governo burlesque del berlusque, e schiaffeggiato più o meno duramente, gli altri, dal centro alla sinistra, per premiare una nuova generazione di amministratori nati con un taglio cesareo, praticato da un comico, sul ventre del paese. Il torpore che ha avviluppato gli elettori europei sembra dunque cominciare a diradarsi anche nel nostro paese, perlomeno dove si è votato. Ma non è dappertutto così. Alla fine del viaggio sbarchiamo sullo scoglio e, come se dopo tanti anni visitassimo una vecchia zia, scopriamo che in casa nulla è cambiato, i centrotavola ricamati sono sempre immacolati, a Porto Azzurro è stato eletto il papino, a Marciana Marina confermato l’uscente, a sinistra (?) come d'abitudine si litiga ma nessuno si dimette pur avendo, per l’ennesima volta, perso ambedue le partitelle. Evidentemente, fin che dura, sullo scoglio si sta bene così.
il mitile ignoto