598.526 (cinquecentonovantottomilacinquecentoventisei) visite ad Elbareport nell'arco di 30 giorni, "sbriciolato" il precedente primato dell'agosto 2023 (521.627 letture), un balzo vertiginoso per una piccola testata come la nostra.
Certo, c'è da considerare che a Giugno è accaduto di tutto e di più in quest'isola (elezioni, servizi marittimi ferocemente inadeguati, meteore), ma sfiorare i 600.000 click per una media di 20.000 consultazioni giornaliere e stato andare oltre l'ipotizzabile oltre le più ambiziose previsioni.
Ma oltre l'exploit di giugno è forse ancora più importante il dato relativo ai primi semestri 2023 (2.000.811) e 2024 (2.395.862) con un ulteriore aumento vicino al 20% e la concreta speranza di superare a fine anno un'altra fatidica cifra: quella dei 5.000.000.
Tutto va quindi ben (ad Elbareport) Madama la Marchesa?
NO
Se infatti il quotidiano viaggia a vele spiegate per diffusione, radicamento (ed evidentemente gradimento) del servizio che offre (gratis) alla comunità elbana, le sue finanze restano da anni vicine alla linea di galleggiamento.
Elbareport si regge infatti su apporti di lavoro volontario e/o gratuito, su generose collaborazioni esterne ma, paradossalmente alla fine di questo anno di magnifici risultati, potremmo rischiare di chiudere dopo 22 anni i battenti.
Per scelta non abbiamo mai goduto di pubbliche sovvenzioni, ricavando quello che ci è servito per sopravvivere solo dal mercato pubblicitario.
Abbiamo quindi un vitale bisogno di espandere la platea dei nostri inserzionisti (che oltretutto ad acquistare spazi di un giornale sempre più letto non farebbero certo un cattivo affare pubblicitario).
E' per noi vitale, e per voi lettori crediamo importante continuare a trovare il "vostro" giornale ogni mattina.
Grazie a tutti quelli che fino ad ora ci hanno aiutato ed a chi vorrà farlo in futuro.
Sergio Rossi