Durante il nefasto ventennio il Podestà di Portoferraio Epaminonda Pasella ricevette la visita amicale di Costanzo Ciano (padre del più noto Galeazzo ma pure lui, "conte" livornese, personaggio di spicco).
Il Podestà, smanioso di farsi vedere dai suoi amministrati con una celebrità, trascinò il "camerata" in una interminabile passeggiata, percorrendo piazze vie e pure vicoli e calanchiole del centro storico, finché il Ciano sbottò:
"O 'Nonda ce n'hai altri da fammi vede' di "bulvardi"?" accostando comicamente i maestosi viali parigini (boulevards) ai carugli ferajesi, per i quali era stato condotto.
Facciamo un salto di qualche decennio e piombiamo nella gloriosa redazione del Corriere Elbano degli anni '60. L'allora Direttore, Prof. Alfolso Preziosi, un giorno si vide consegnare uno scritto da parte di un collaboratore (noto per il suo carattere "estroso") nel quale la un po' paludata 'espressione di necessità "è d'uopo" era diventata "è d'uovo".
A quel punto si inserì un terzo (mi par di ricordare - relata refero - Leonida Foresi) che disse a presa di culo: "Eh ma la notizia va verificata, bisognerebbe fare un sopralluovo!"
Ora vi chiederete cosa può legare i due episodi...
Il nesso è il frenetico apparire dei nuovi amministratori ferajesi, in comunicati esondanti di foto dei medesimi, scattate in ogni cantonata della "fragile Cosmopoli", più che una Città una "Traviata" che come Violetta Valéry, dopo essere stata contaminata dal morbo bolscevico, sta per defungere.
OK ora i bulvardi ferajesi li avete visti tutti, avete compiuto tutti i possibili sopralluovi, sarà il caso (è d'uovo) che ci dimostriate - qui si parrà la tua nobilitate - cosa saprete in concreto fare.