Con la sveglia alle prime luci dell'alba arriviamo alla biglietteria Moby e apprendiamo con stupore che la nave delle sei e trenta e' sospesa per guasto: dobbiamo essere alle dieci e mezzo a un funerale a Prato.
Con una telefonata imbarazzata alla suocera piombinese ci facciamo coraggio e le chiediamo gentilmente in prestito la sua auto, ripiegando sul mezzo veloce Toremar delle sei e cinquanta.
Mentre girelliamo per il porto, dopo aver preso un caffe' e cercato (inutilmente) dei giornali, ci avviamo con calma alla biglietteria Toremar, salvo poi vedere in lontananza la Moby partire alle sei e mezzo. Alla biglietteria ci spiegano che la nave e' stata riparata e che qualcuno aveva tentato di chiamarci... Allo stupore subentra lo sgomento.
A questo punto mi viene da chiedermi: forse le compagnie di navigazione dovrebbero attivare un sistema di bollettino aggiornato delle corse in tempo reale, alla stregua dell'altoparlante nelle stazioni ferroviarie, che aggiorni i passeggeri su guasti e ritardi, con un pannello fuori le biglietterie, oppure in rete, o come meglio si creda opportuno.
In questo mondo cosi pieno di impegni, appuntamenti, scadenze e stress, la certezza dei trasporti marittimi renderebbe la nostra insularita', elemento fondamentale degli elbani, piu' agile e meno onerosa non solo dal punto di vista pratico ma soprattutto dal punto di vista emotivo.
Cecilia Pacini