La crisi idrica iniziata a aprile 2011 sta oggi presentando il suo conto. Il periodo aprile 2011-marzo 2012 è stato il più scarso di piogge degli ultimi anni.
Anche la siccità del 2007 ha visto quasi il doppio delle piogge dell’ultimo periodo. E nel 2003, altro anno critico, le piogge furono superiori a quelle del 2007. I dati considerati nel grafico interessano tutto il territorio di ATO5, ma per la Val di Cornia ed Elba la situazione si è presentata in modo più grave, con piogge ancora più scarse.
Visto il fenomeno metereologico, la Regione Toscana, già il 4 Aprile 2012, ha dichiarato lo stato di emergenza regionale che, tra l’altro, ha previsto l’emissione di ordinanze da parte dei Sindaci, a cui si sono adeguati quelli dell’Elba, per invitare i cittadini ad un consumo moderato e civile, evitando l’uso dell’acqua per scopi non strettamente legati alla attività della persona, come ad esempio per il lavaggio di macchine, imbarcazioni, per l’innaffiatura di giardini pubblici e privati, per il riempimento di piscine, ecc.
Oggi le sorgenti e le opere di presa superficiali dell’Isola d’Elba hanno avuto nella produzione un calo di circa il 70 %, rispetto ad analoghi periodi degli anni precedenti, come conseguenza della riduzione delle piogge in analoga percentuale.
E’ allarmante anche la situazione dei campi pozzi, dove negli acquiferi più superficiali è diminuita sensibilmente la produttività, con un preoccupante continuo abbassamento dei livelli di falda.
Il caldo torrido di questi ultimi giorni, mai raggiunto nel mese di giugno negli ultimi 23 anni, ha aggravato la situazione, portando i consumi ai valori tipici dei periodi di piena estate.
Le scorte accumulate nel sistema di serbatoi dell’acquedotto si sono bruscamente ridotte e continuano a calare.
In via prudenziale non resta che iniziare un razionamento notturno, ancora a modesto impatto sulla popolazione.
Viene messa in atto una riduzione della pressione sull’acquedotto nella notte dalle 24 alle 6 del mattino, in particolare a Portoferraio, ove il nuovo sistema distributivo con riduttori, messo in opera nell’inverno, garantirà comunque una pressione funzionale, meglio distribuita sul territorio, atta a limitare al minimo disservizi.
ASA chiede a tutti la massima collaborazione per superare una situazione che potrebbe diventare pesante.
Intanto anche per quest’anno è proseguito il programma di sviluppo delle risorse idriche sull’Isola, unitamente alla lotta alle perdite di rete, per la quale, oltre alle riparazioni, sono stati appaltati lavori di sostituzione di condotte.
Sono stati realizzati due nuovi pozzi a Ortano nel Comune di Rio Marina e a Bagnaia nel Comune di Portoferraio. E’ in fase di avvio il pozzo già realizzato al Cavo nel Comune di Rio Marina e sono in corso opere di manutenzione straordinaria alle sorgenti e alle opere di presa superficiali del Monte Capanne nel Comune di Marciana.
Inoltre, il programma per l’abbattimento del Boro e Arsenico nelle acque di Val di Cornia ed Elba, ha visto l’inaugurazione il 2 marzo dell’impianto più grande in Europa per l’abbattimento dell’arsenico, che ha portato a valori inferiori alla metà del minimo previsto dalla normativa. Entro la fine dell’anno saranno in funzione due nuovi impianti per il trattamento del Boro che consentiranno un abbattimento ampiamente sotto i limiti.
Il programma, che prevede la costruzione di impianti, ma anche la ricerca e l’esecuzione di nuovi pozzi, avrà un costo complessivo di oltre 20 Milioni di Euro.
Sull’Elba sono infatti previsti nuovi pozzi anche in zone ancora oggi poco sfruttate.
Un programma di ricerca avviato con il Centro di Geotecnoligie dell’Università di Siena per l’utilizzo di acquiferi autoctoni ancora poco sfruttati o conosciuti e il miglioramento dello sfruttamento di quelli utilizzati porterà, entro l’anno, all’individuazioni di ulteriori 13 siti utili per la costruzione di nuovi pozzi, che potranno essere disponibili, alcuni già nel corrente anno (a Mola, Orti e Ortano), altri nel 2013.
Per le acque prelevate nella piana di Mola sta per essere installato un impianto di pretrattamento a osmosi inversa per l’eliminazione del Ferro e l’abbattimento dei cloruri. Sempre nella piana di mola è prevista la realizzazione di un dissalatore di acqua mare per 30 l/s. E’ in fase di acquisto l’impianto e sono in progettazione esecutiva le opere per la presa e lo scarico a mare.
Certi della collaborazione di tutti, ASA cercherà, con l’impegno delle sue maestranze, di contenere al minimo i disagi.