La notizia del prossimo trasferimento di un medico del reparto di oncologia dell'ospedale di Portoferraio, ha suscitato apprensione , in particolare in chi ha interpretato la vicenda come lo smantellamento del reparto oncologico dell'ospedale elbano, un reparto che peraltro offre un servizio molto ben valutato dalla comunità.
Così si è giunti ad organizzare una manifestazione di protesta per sabato 7 aprile alle ore 17 davanti al palazzo comunale di Portoferraio.
Sulla vicenda è intervenuto anche Roberto Marini dell'UDC:
“Ci sono giunte voce dell'imminente trasferimento del medico oncologo presente presso la nostra struttura ospedaliera. Naturalmente tutto legittimo. Tuttavia la sostituzione di un medico oncologo, non può considerarsi alla stregua della sostituzione di qualsiasi altro specialista.
I recenti studi hanno dimostrato che la comunicazione tra il medico e il paziente in oncologia é una componente essenziale: non solo corretta informazione terapeutica , ma anche ascolto, fiducia ed empatia.
Una buona relazione medico-paziente ottimizza gli effetti delle terapie cliniche e migliora la qualità della vita del paziente.
Pertanto la sostituzione del nostro oncologo necessita di mille cautele. Sarebbe inaccettabile garantire il servizio con una semplice turnazione di medici di volta in volta diversi. Ci auspichiamo, quindi, che l'azienda USL, onde evitare ulteriori traumi e difficoltà a pazienti già particolarmente provati, nell'operare la sostituzione preveda un periodo di affiancamento del nuovo medico affinché questo possa conoscere i pazienti ed essi lo percepiscano come il loro nuovo alleato nella lotta contro la malattia.
Il malato di cancro deve poter percepire il medico come suo sostenitore nell’affrontare la disperazione, il sentimento di impotenza e angoscia che normalmente accompagnano una diagnosi di tumore. Pertanto l'azienda nel procedere alla sostituzione sia garante della necessità che i nostri malati hanno alla continuità nel rapporto con il proprio medico. É in tal senso che chiediamo alla Direzione una pronta rassicurazione. In questo caso non si tratta di una richiesta inaccettabile per l'Azienda che, di solito, si trincera dietro l'esiguità dei numeri; qui si tratta di riorganizzare un servizio fino ad oggi ben funzionante. Cerchiamo di farlo in modo ottimale e non tanto per fare.”
Chi non condivide almeno la localizzazione della manifestazione Lorenzo Marchetti (PD) che scrive:
"Su Facebook circola un post con il quale a noi Cittadini dell'Elba viene dato appuntamento, sabato 7 aprile 2012 alle 17.00 davanti al Palazzo comunale di Portoferraio, per manifestare contro la riduzione del servizio al reparto d’oncologia dell'ospedale elbano. Una protesta giusta! Ma perché farla davanti al Comune di Portoferraio? Le sedi deputate sono due: dinnanzi la Palazzina dell'Usl, residenza locale dell’Azienda, dove non a caso noi 200 elbani ci trovammo lo scorso settembre, oppure la piazza del Palazzo comunale di Campo nell'Elba, dove ha domicilio il Presidente della Conferenza dei sindaci! Diversamente si dà la sensazione che l’Ospedale, e più in generale la salute elbana, sia un affare solo della Città di Portoferraio e non, come invece è, di tutta l’Isola d'Elba!”.
Arrivano poi le rassicurazioni dell'assessore regionale Scaramuccia:
“Nessuno smantellamento per l’oncologia elbana. Il servizio è attivo e funzionante e tale rimarrà”. L’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia interviene a proposito delle notizie che in questi giorni si rincorrono sui siti internet riguardo al presunto smantellamento dell’oncologia nell’ospedale di Portoferraio.
L’oncologo in servizio sull’isola ha purtroppo chiesto e ottenuto il trasferimento in un’altra azienda. L’azienda sanitaria di Livorno si è immediatamente attivata per trovare una sostituzione. Ma voglio che sia ben chiaro che in nessun momento il servizio ai cittadini verrà interrotto. La Toscana, con l’Istituto Toscano Tumori, ha fatto la scelta di una Rete oncologica diffusa su tutto il territorio regionale, isola d’Elba compresa. Su questo non si torna indietro. Ogni speculazione è pretestuosa e strumentale”.
Nuovo intervento di Marchetti che replica all'amministratore regionale:
“Ma come? Con un medico a rotazione? No, assessore! Così si perde la continuità di cura!”