Secondo giorno di scuola per gli studenti italiani, anche per i tre ragazzi elbani esclusi dalla Scuola Alberghiera Raffaello Brignetti. Questa mattina i tre adolescenti, più il quarto (quello a cui non era stata concessa l'iscrizione), si sono presentati a scuola e sono regolarmente entrati in classe insieme agli altri compagni. Presenti al suono della campanella due genitori e un rappresentante del Comitato.
Resta il fatto che, come non è arrivata nessuna comunicazione dell'esclusione, così non è stato ancora comunicato niente in merito alla loro re-inclusione a prendere parte alle lezioni. I ragazzi si trovano quindi a scuola senza che venga segnata la loro presenza dal momento che il loro nome non è ancora sul registro. Questo situazione persisterà ancora per qualche giorno, come viene confermato dalla visita della Dirigente nella classe, la quale pare aver invitato i ragazzi a continuare ad andare a scuola fin quando non si sarà trovata una soluzione.
Nel frattempo, scartabellando, si trova una circolare Ministeriale risalente al 10 gennaio 2014, che prevede il non accoglimento delle iscrizioni in alcuni casi particolari, fermo restando che: "l’Amministrazione scolastica deve garantire in ogni caso la fruizione del diritto allo studio, ogni utile forma di razionalizzazione e di indirizzo a livello territoriale". Nel caso in cui, non esistano soluzioni applicabili "Le scuole comunicheranno, per iscritto, agli interessati l'eventuale mancato accoglimento delle domande. La comunicazione di non accoglimeto, debitamente motivata, deve essere effettuata con ogni possibile urgenza per consentire l'opzione verso altra scuola".
In merito all'età degli studenti, unica discriminante che avrebbe permesso la loro esclusione, si legge nella circolare del MIUR: "I dieci anni dell’obbligo si collocano nell’ambito del diritto-dovere all’istruzione e alla formazione, che, come è noto, si estende, ai sensi del decreto legislativo n. 76/2005, finoal 18° anno di età o comunque sino al conseguimento di una qualifica professionale di durata almeno triennale entro il diciottesimo anno di età".
Intanto, sull'isola, si segnala la presenza dell'Assessore regionale all'istruzione Emmanuele Bobbio che, informato dell'anomalia elbana, parteciperà in mattinata alla conferenza zonale.
Pare, così a sensazione, che almeno a questo, uno dei problemi direttamente conseguente all'infinità di difficoltà della scuola elbana, si riuscirà a trovare una soluzione.