Il Comitato 2.6: «In ordine ai bisogni dei cittadini elbani c’è la necessità di definire le fasce orarie delle prestazioni di continuità territoriale, innanzi tutto quelli dei mesi extra estivi. È necessario che la Regione Toscana, soggetto a cui è demandata la programmazione del trasporto pubblico locale, promuova un'indagine conoscitiva (questionari, interviste, idee, suggerimenti, etc) fra i passeggeri che utilizzano il traghetto per lavoro, studio o malattia, nonché fra le associazioni di assistenza pubblica e gli autotrasportatori e distributori di generi di prima necessità. In base a tali risultati si individuino le fasce orarie vitali, quelli che una volta erano “i servizi postali”. Si convochino le autorità portuale e marittima, le compagnie di navigazione e della mobilità su gomma e su ferrovia, in modo tale da coordinare i vari sistemi di collegamento, e quindi definire le corse essenziali dei traghetti da e per l’Isola d’Elba, da assegnare prevalentemente alla Toremar in quanto società convenzionata. A tali slot si aggiungano le altre corse in modo da completare il plafond invernale. A questo punto non resta che istituire un’autorità (o organismo) di garanzia permanente (costituito con legge della Regione Toscana) che controlli, e se ne cessarlo imponga, l'applicazione degli orari vitali di continuità territoriale».