E' sufficiente fare una rapida escursione a Giannutri per rendersi conto dei disagi che si stanno creando agli abitanti ed al territorio, un degrado altissimo mai visto, dovuto ad incuria dell'Amministrazione Comunale che non vigila come dovrebbe (anzi non vigila per niente) . A cominciare dal servizio di nettezza urbana che invece di essere migliorato è stato affossato.
Servirebbero azioni volte alla salvaguardia della salubrità ambientale, della salute pubblica e della tutela del territorio comunale, nell'ottica dello sviluppo sostenibile.
Un servizio, a detta di qualche abitante, estremamente pessimo, non curato con la necessaria attenzione, da chi di dovere, peraltro estremamente costoso e che probabilmente anche per il corrente anno la relativa tassa, subirà una stangata a carico dei contribuenti ( sembra che da oltre tre mesi il gestore non ritira l'immondizia è lasciata al sole ; il resto lo si può ben immaginare).
Quando amministravamo noi, il sindaco Sergio Ortelli e soci puntavano il dito contro la politica ambientale che attuavamo e davano la colpa a quella per la rovina dell' isola; rovina che non ha mai raggiunto i livelli di oggi. Invece come abbiamo visto quest' anno, la rovina di Giannutri è stata proprio la sciatteria con cui Ortelli ha trattato l' argomento: prima il danno al pontile di sbarco, poi il guasto al dissalatore, quindi l'abbandono della postazione di emergenza della Cri, ancora l'affidamento dell'impianto del dissalatore ad Acquedotto del Fiora che, fino ad oggi, non risulterebbe definito nei dettagli, nonostante siano trascorsi tre anni dall'insediamento dell'attuale Amministrazione.
Come se non bastasse , da tempo l'impianto dell'elisoccorso presenta criticità che ancora non sono state risolte ed il rischio della sospensione del servizio di elisoccorso durante le ore notturne è sempre possibile. Il motivo sta nel fatto che le piazzole a confine della “pista” su cui sono posizionate le luci che, in tutta sicurezza, consentono al pilota l'atterraggio, sono state modificate a causa del cedimento del terreno su cui sono poggiate e quindi anziché svolgere la loro funzione , nella posizione in cui si trovano “abbagliano” il pilota. Non si capisce cosa si aspetta per riportare la situazione alla normalità.
Sul fronte del trasporto marittimi , la Domizia , l'imbarcazione della Toremar Spa che collega Giannutri all'Argentario non porta più di 20 kg di bagagli e le auto non salgono. A questa notizia dei mesi scorsi, il sindaco Ortelli ha detto: «Con la Regione troveremo una soluzione». Passa il tempo e la soluzione – com'era prevedibile - non è arrivata. Forse era il caso che lo stesso sindaco avesse più cura e attenzione nel c.d. “dovere di vigilanza”, per segnalare nei tempi giusti, le problematiche ora si presentano in maniera eclatante.-
Tempo fa venne data notizia di un incontro della Giunta con l'allora Ministro Matteoli :” abbiamo condiviso la necessità di un intervento deciso alla villa romana, un bene inestimabile che non è visitabile da troppo tempo ed urge di interventi adeguati. Il Ministero - conclude il primo cittadino - è disponibile a fornire un supporto per l’assistenza alla procedura per il reperimento di fondi da destinare al restauro di questo importante punto di attrazione turistico”.
Seguire e provare a risolvere i problemi di Giannutri non è cosa semplice, come anche quelli del Giglio, ma occorre dedicarvisi con continuità ed attenzione, cercando di mettere a sistema le potenzialità del Comune, quelle del Parco Nazionale, quelle della Provincia, della Regione e del Ministero Ambiente. Per fare questo occorrerebbe avere le idee chiare ed un piano in testa; cose, entrambe, che Ortelli non sa nemmeno cosa siano, impegnato com'è, fra l' altro, nella continua venerazione della sua figura.
Al di là di tutto, la verità è che Giannutri è sempre più abbandonata da Ortelli, ma questo è naturale, visto l' abbandono che già regna al Giglio».