La marachella di Timo tredicenne svizzero (di un cantone tedesco) in vacanza con gli zii all'Elba, nel pomeriggio di domenica ha messo in subbuglio mezza isola. Le cose dovrebbero essere andate in questa più o meno così. Il ragazzo, evidentemente prevenuto verso la nobile gente puginca, si rifiutava categoricamente di seguire gli zii nella beve visita del paesino di Poggio, dicendo che voleva tornare al campeggio dove erano alloggiati. Fissato comunque che li avrebbe aspettati là dove erano arrivati, all'inizio del paese, dopo essersi scocciato ad aspettarli, alle 14.30 decideva con giovanile teutonica determinazione di tornarsene a piedi verso la struttura ricettiva, sorvolando sul fatto che la medesima fosse ubicata all'Enfola e cioè una trentina di chilometri dal suo punto di partenza.
Gli zii non trovandolo all'appuntamento dopo aver inutilmente cercato nei dintorni il nipote e non avendo certezza di quale strada avesse presa lanciavano l'allarme, si scatenava a quel punto una gigantesca "caccia al bimbo" a cui partecipavano Forze dell'Ordine, Vigili del Fuoco, Protezione Civile e gruppi di volontari. Sul Web circolavano anche descrizioni e foto del ragazzo che, a caso risolto, non riteniamo corretto riprodurre, trattandosi di un minore.
Le ricerche terminavano alle 17.30 quando una pattuglia dei Carabinieri scorgevano il ragazzo sulla S.P. 24 procedere (in direzione giusta rispetto al campeggio) in località Lamaia-Colle Pecorino da notare che il discolo si era dimostrato un eccellente camminatore, avendo percorso in tre ore poco meno di venti chilometri.
Allarme donque rientrato e (speriamo) l'ambulante frugolo guardato a vista nei prossimi giorni di vacanza