Porto Cantieri del capoluogo elbano il procedimento subisce uno stop, ma il progetto resta, anche dopo che la Regione in sede di Valutazione di Impatto Ambientale ha espresso un giudizio negativo, rappresentato con la formula: «Non è possibile identificare un quadro ambientale e paesaggistico di riferimento certo, che permetta al momento di valutare compiutamente gli impatti ambientali e paesaggistici definitivi del progetto».
I punti dolenti documentativi riguardano, per la Giunta della Regione Toscana, soprattutto l'opera di riempimento di un tratto di costa e la messa in sicurezza del Fosso della Madonnina, ma altri appunti sono stati espressi circa la previsione di edificare nell'area eccedente i volumi sostituiti in regime di riqualificazione.
I rilievi da parte della regione erano stati in parte formulati negli ultimi mesi e l'associazione di imprese che gestisce la globale operazione non è riuscita a rispettare soprattutto i tempi tecnici previsti per la presentazione della documentazione integrativa che veniva richiesta.
I proponenti capeggiati da ESAOM-CESA, obbligati a questo punto a presentare ex-novo la richiesta di V.I.A. con una formulazione che soddisfi rilievi e richieste di modifiche della regione, valutano in dodici mesi il tempo da impiegare per il compimento delle analisi e delle altre operazioni necessarie, perché una nuova Valutazione di Impatto Ambientale consenta l'avvio di interventi destinati a modificare in modo sostanziale assetti e uso di un'importante porzione della costa ferajese.
Un anno di ritardo sulla tabella di marcia è un tempo non indifferente, ma si deve considerare che le imprese interessate prevedevano già tempi assai diluiti per il compimento del complessivo disegno realizzativo. Ed in ultima analisi se questo periodo servirà a fornire ulteriori garanzie ed a determinare anche un alleggerimento ambientale dell'intervento, non sarà per il territorio e per la comunità che lo abita un anno perso.