La Polizia di Padova ha arrestato Pinto Osawangie detenuto nel carcere di Porto Azzurro tecnicamente (e giuridicamente) evaso dal penitenziario isolano, non avendovi fatto ritorno nel marzo 2013, alla scadenza di un permesso che gli era stato accordato, dopo che aveva trascorso senza creare problemi cinque anni e mezzo in regime di detenzione ed avendone da scontare altri 12, per una serie di reati connessi allo spaccio di droga. Una lunga pena a cui si aggiugerà quella che gli verrà inflitta per l'evasione e quella derivante dal suo comportamento, non proprio collaborativo, durante l'arresto padovano.
Il quarantaquattrenne evaso si era opposto con estrema energia ai poliziottiche lo avevano trovato ad un posto di blocco alla guida di un auto sprovvisto di patente, ancora ignari dei suoi trascorsi e della sua condizione di latitante.
L'uomo, infatti, appena invitato a salire sulla volante per raggiungere la questura ha aggredito i tre poliziotti (che successivamente hanno dovuto recarsi al pronto soccorso) riuscendo anche, incredibilmente, a rompere le manette di acciaio che gli avevano fatto scattare ai polsi, e fuggiva a piedi tentando di nascondersi in un fossato, dove poco dopo veniva però rintracciato catturato e finalmente ridotto alla ragione dagli agenti.