Avevamo riferito della paradossale situazione creatasi a Campo nell'Elba con l'annuncio della revoca dell'incarico al Dirigente dell'Istituto Comprensivo Campese. Oggi si registra una netta presa di posizione da parte dei genitori degli alunni del "Giuseppe Giusti", che riprendono le argomentazioni già esternate dal Consiglio di Istituto il 24 Marzo, accentuando i toni di una protesta che potrebbe anche clamorosamente montare in tutta la comunità di Campo nell'Elba.
Infatti un documento, a firma della Sig.ra Luciana Mari a nome del Comitato dei Genitori della scuola campese, in cui si definisce come un dannoso pasticcio la vicenda, è stato inviato ad una lunga serie di autorità scolastiche ed amministrative ed agli organi di informazione, in esso si legge:
"In data 17 marzo sono stati pubblicati gli esiti della nuova correzione delle prove scritte rispetto alle quali il Consiglio di Stato aveva annullato l'operato deila precedente commissione: appena 54 dei 171 candídati interessati sono stati ammessi al colloquio.
ln Toscana 16 Presidi stanno per essere licenziati e altri 94 sono a rischio per un errore dello Stato.
ll nostro Dirigente, già idoneo secondo il giudizío della prima commissione, non è stato giudicato idoneo dalla seconda.
Tutta la comunità campese si è riunita, in data 24 marzo in assemblea per decidere il percorso da intraprendere a difesa del nostro Dirígente e della nostra scuola.
ll nostro istituto, da anni in reggenza, ha trovato nel preside Fazio una persona che si è messa al servizio della scuola e della comunità con competenza, disponibilità e soprattutto con dedizione. In questo poco tempo ha saputo dare un "taglio" nuova alla scuola facendo in modo che tutti - personale, alunni, genitori - si sentíssero parte di una comunità educativa ricca di rinnovato entusiasmo e voglia di fare.
Il Dirigente ha dimostrato "sul campo" le sue capacità professionali ed umane guadagnandosi il rispetto e la stima di tutti.
Noi chiediamo che il Preside Fazio non sia sostituito, e che le istituzioni si assumano la responsabilità di trovare una soluzíone ponendo rimedio ad un proprio errore senza danneggiare le scuole e i cittadini.
Sta ora alle autorità in indirizzo della missiva - tra cui spicca il Ministro della Pubblica Istruzione - far capire ad una comunità come quella campese, che mai come in questa occasione si è schierata compattamente e senza distinguo, che si può davvero fare una nuova "Buona Scuola", o se ci si sta solo riempiendo la bocca di vane chiacchiere e slogan.