Anche l'Isola dovrà farsi carico dell'ospitalità di un quantitativo di migranti?
In consiglio comunale giorni fa il tema è emerso, ma il Sindacol Ferrari parla di voci incontrollate e dice:
“Non rilascio dichiarazioni ufficiali, non ho chiaro il quadro della situazione. Si parla di 50, 100 o 300 immigrati. In ogni caso l'Elba non ha attrezzature adeguate per un'accoglienza ben strutturata. Però mi riservo di verificare e mi pronuncerò in merito”.
Ma sull'argomento intervengono dall'opposizione le capogruppo Cosetta Pellegrini del Pd e Alessia De Torto di “Cambiare in Comune”. La prima fa notare come “In consiglio ho proposto un minuto di silenzio per le centinaia di migranti periti nel Mediterraneo, e un ringraziamento alla Marina militare e ai tantissimi volontari. Sicuramente la parte migliore del nostro paese. Sulla possibile accoglienza, membri della maggioranza sono stati chiarissimi sul non voler nessun migrante all'isola, ma hanno proposto di offrire i gettoni di presenza del Consiglio comunale".
Gli fa eco Del Torto che ribadisce: ” Pellegrini ha chiesto al sindaco se avrebbe dato la sua disponibilità ad accogliere immigrati, ed egli ha affermato che bisognava essere solidali trattandosi una tragedia troppo grande. Ma alcuni esponenti della maggioranza sono intervenuti facendo presente che non esistono secondo loro strutture adeguate per accogliere queste persone”.
E Pellegrini precisa che l'esigenza di accoglienza fa capo alla precisa richiesta del governo, fatta tramite tutte le prefetture, di trovare sistemazioni ai migranti per alleviare l'impegno gravoso della Sicilia e di altre regioni medidionali.
E c'è pure un potenziale "caso Elba" (la cui consistenza resta però tutta da verificare), con voci secondo le queli gli stessi migranti non avrebbero gradito come sede una piccola isola, in quanto potrebbero puntare a raggiungere ambienti più strutturati, con maggiori possibilità di sistemazione e di lavoro.
L'Elba intanto per altri versi si distingue nell'accoglienza: ha oltre 3000 residenti stranieri sul proprio territorio, più del 10% contro una media italiana del 7% .