Movimentato recupero di un turista francese che stava effettuando nel pomeriggio di giovedì 11 giugno una escursione sul Massiccio del Monte Capanne insieme ad altro giovane (anche lui originario di Chamonix) e che percorrendo un sentiero si era procurato un forte trauma alla caviglia che gli impediva di camminare.
L'allarme giungeva ai Vigili del Fuoco, che erano i primi insieme al personale del 118 a giugere, poco dopo le 17.30, all'imbocco della strada boschiva che doveva condurli alla persona da soccorrere. Ma i pompieri partiti a piedi con l'intenzione di barellare l'infortunato fino alla strada dove attendevano le autoambulanze, si rendevano conto della approssimazione della segnalazione del luogo dove il francese si trovava: non come era stato indicato a 500 metri da Vallebuia, ma ben oltre, lungo il sentiero 35 in quota sopra Fetovaia.
Dopo aver quindi camminato per circa un'ora e mezza senza ancora raggiungere l'infortunato e considerando che ci sarebbero volute ancora diverse ore per trasportarlo a braccia a valle, i Vigili del Fuoco chiedevano che il 118 intervenisse con il suo elicottero.
I pompieri restavano in zona in attesa dell'arrivo dell'aeromobile, per indirizzarlo con dei segnali fumogeni sul sentiero dove si trovava il ferito.
Questi veniva poco dopo scorto e issato a bordo del Pegaso in volo librato, in un intervento compiuto al limite della operatività dell'elicottero, perché erano già le 20.30 e di lì a poco non ci sarebbero più state le condizioni di luce per effettuare la manovra e si sarebbe dovuti ritornare sulla complicata via del traspoirto in barella del turista che, invece, appena verricellato sul mezzo aereo, veniva in pochi minuti trasferito all'ospedale di Portoferraio