Stamani la spiaggia della Feniccia - scrive M.Letizia Vai - aveva un aspetto diverso dal solito. Infatti era stata spianata dalla ruspa ed una fila abbondante di ombrelloni era spuntata dal nulla, riducendo abbondantemente lo spazio a disposizione dei bagnanti ed anche il passaggio vicino al bagnasciuga.
Approfitto del vostro giornale per segnalare quanto accaduto oggi. Stamani la spiaggia della Feniccia (o Fenicia come viene chiamata da qualche anno in qua, forse per darle un tono più aristocratico degno dei bagnanti che la frequentano abitualmente) aveva un aspetto diverso dal solito. Infatti era stata spianata dalla ruspa ed una fila abbondante di ombrelloni era spuntata dal nulla, riducendo abbondantemente lo spazio a disposizione dei bagnanti ed anche il passaggio vicino al bagnasciuga. Tutto questo proprio nel giorno di sciopero degli stabilimenti balneari. In questi ultimi anni, in questa piccola spiaggia di ghiaie, lo spazio a disposizione dei bagnanti è stato molto ridotto a scapito degli "stabilmenti balneari" e vi è stata costruita perfino una piscina a cui possono accedere solo i clienti dei bagni. Dobbiamo organizzare un'altra spiaggiata come quella del Bagno per vedere riconosciuti i nostri diritti?
Grazie per l'ospitalità e buon lavoro
M. Letizia Vai
Gentile Signora
A quanto ci risulta la storia di quella spiaggia e delle concessioni che vi insistono (che dovrebbero essere ben due a dispetto della sua esiguità) è piuttosto tormentata (ricordiamo che ci fu in passato anche un interessamento del Corpo Forestale dello Stato). Atteso che siamo dichiaratamente contrari al rilascio di nuove concessioni o all'ampliamento delle esistenti, prima di organizzare un'altra spiaggiata (premettendo che siamo contrari all'uso privato delle spiagge ovunque esse siano), occorrebbe saper come sono andate le cose, se cioè sono stati commessi temporanei abusi (come occupare ad esempio la fascia di rispetto dal bagnasciuga), se sono variati i termini delle concessioni in atto, o ancora se tutto ciò non è accaduto, magari cogliendo l'occasione per verificare con Comune e Capitaneria se in effetti, sulla spiaggia della Feniccia, e sulle altre marinesi, resta la cospicua parte che la legge indica come obbligatoriamente libera. Tanto per sapere con chi eventualmente prendersela a ragion veduta...
Elbareport