Caro Umberto,
è vero quanto dici circa i miei non sempre sereni rapporti con Legambiente. Per carattere sono abituato a dire sempre quello che penso. E spesso non mi trovo d’accordo con l’Associazione che rappresenti.
Questa volta però mi attribuisci cose che non ho mai né pensato né scritto. Secondo te condividerei la “pazza idea” di Barbetti di concentrare su Pianosa 15/20 mila profughi. Devo rassicurarti che non è così. Quando ho spedito ai quotidiani il mio articolo avevo solo letto le dichiarazioni del Sindaco di Campo nell’Elba e l’intervento di Legambiente pubblicati la mattina del 17 e non l’intervento di Barbetti pubblicato nel pomeriggio. Sappi dunque che, contrariamente a quello che mi attribuisci, considero quello che ha proposto il Sindaco capoliverese quanto mai sconcertante. In sostanza propone di realizzare un vero e proprio lager. Questa volta anche per me il Ruggero ha proprio dato di fuori!
E condivido quello che tu dici circa il pesante impatto ambientale che rappresenterebbe per Pianosa la presenza di migliaia di persone, considerata anche la carenza di servizi primari.
Avresti forse dovuto notare, prima di partire lancia in resta, che nel mio scritto mi limito a commentare solo le dichiarazioni del Sindaco Lambardi e le considerazioni giustamente critiche di Legambiente sulla proposta avanzata dal Direttore del Foglio nella trasmissione serale di Lilli Gruber. Ma non cito per niente il Sindaco Barbetti, per il semplice motivo, come ho già detto, che non ero a conoscenza delle sue dichiarazioni.
Quando ho parlato di una possibilità di accoglienza di migranti su Pianosa con soluzioni tecnicamente possibili e compatibili con l’ambiente pensavo al recupero di alcuni immobili, dotandoli di tutti i servizi necessari, per dare ospitalità a qualche decina di migranti e non di più; da impiegare, tra l’altro, come fanno molti Comuni, in lavori utili per l’isola. E Pianosa di piccoli lavori di pulizia e manutenzione ne ha tanto bisogno! Riconosco che probabilmente non ho espresso bene e compiutamente il mio pensiero.
Ho l’impressione che questa volta, e ne sono felice, forse siamo abbastanza d’accordo.
Ti saluto
Giovanni Fratini