I carabinieri dell’Aliquota Operativa di Portoferraio lo controllavano già da un po’ e avevano maturato il fondato sospetto che trattasse stupefacenti; così, nella prima nottata di venerdì, si sono appostati presso la sua abitazione nel Comune di Campo nell’Elba per trovare il momento giusto per far scattare il controllo.
E’ stato lo stesso sospettato, un marocchino di 28 anni da tempo sull’isola, a indurre alla prima mossa i militari che quando lo hanno visto armeggiare all’interno della propria automobile, seduto al posto di guida, sono usciti allo scoperto.
Appena i carabinieri si sono qualificati intimandogli di non muoversi perché sottoposto a controllo, però, il sospettato, probabilmente perché consapevole delle conseguenze di un suo illecito possesso, ha tentato un gesto estremo ed ingranata la marcia è partito, nonostante sulla traiettoria vi fosse uno dei militari.
Solo la prontezza di riflessi e l’agilità di quest’ultimo, balzato d’istinto, hanno evitato il peggio facendo sì che l’urto con la vettura fosse limitato e causasse solo ferite lievi.
Lo straniero è stato subito bloccato dal resto dei carabinieri intervenuti, non prima di aver tentato di liberarsi, senza riuscirvi, di alcuni involucri che rappresentavano il motivo della fuga e che una volta rinvenuti hanno rivelato il loro contenuto: cocaina.
Quattro le dosi recuperate dai militari che hanno arrestato il giovane marocchino per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio, resistenza a un pubblico ufficiale e lesione personale.
L’arresto è stato convalidato stamane presso il Tribunale del capoluogo labronico e in attesa del processo, che si celebrerà a settembre, il giovane rimarrà in carcere, alle Sughere, così come disposto dal giudice.
Il carabiniere urtato dalla vettura se la caverà con dieci giorni, al presunto spacciatore, invece, potrebbero non bastare mesi per cavarsela, considerate le pene previste per i delitti che gli si contestano.
Compagnia Carabinieri di Portoferraio