Le carcasse di quattro squali, nel caso esemplari di verdesca (Prionace glauca) probabilmente giovani (di dimensioni tra 1 e 1,5 metri), sono state trovate dai sub di diving center ad una profondità relativamente passa (15 m.) nel fondali prossimi alla penisola dell'Enfola.
Le quattro verdesche sono state trovate "allamate", agganciate cioè, agli ami di un palamito da pesce spada, di qualcuno che, dopo averle pescate, visto il loro scarso valore commerciale, se ne è poi sbarazzato gettando i loro corpi in acqua.
Giova ricordare che la presenza di questi squali un tempo massiccia nei nostri mari si è fatta progressivamente sempre più rarefatta, al punto che essi sono entrati nella "Lista di Protezione Europea" l'anticamera delle misure più drastiche relative alle specie dichiarate in via di estinzione.
l danno subito dal patrimonio ittico del nostro mare per questa "pescata", con buona probabilità dilettantesca, è quindi da considerarsi rilevante.
La verdesca, per quanto non goda di buona letteratura, non è uno squalo definibile come in assoluto pericoloso per l'uomo anche se può raggiungere ragguardevoli dimensioni (circa 3 m. di lunghezza) e per la sua scarsa propensione a farsi incontrare e perché i suoi documentati attacchi ad esseri umani sono un fenomeno rarissimo (se ne ha memoria storica di 4 fino a tutto il 2013).
sergio rossi