Resta al momento senza un'identità l'uomo rinvenuto cadavere nelle acque prossime alla spiaggia della Feniccetta di Marciana Marina nel pomeriggio di lunedì, e restano anche da aggiungere alcuni elementi della vicenda.
Intanto dopo aver parlato con il gruppo i ragazzi marinesi che per primi si sono resi conto dell'anomalo galleggiare del corpo e del suo ripetuto urtare spinto dalle onde contro la scogliera. Quello che ha allarmato i ragazzi e li ha determinati ad intervenire è stato un particolare: il boccaglio della maschera da snorkeling che si muoveva e che quindi non era serrato tra le labbra dell'uomo, che con la faccia rivolta verso il fondale, così non poteva certo respirare.
Questo è stato acclarato, e registrato dagli inquirenti della Capitaneria di Porto che operano in ausilio al Magistrato incaricato di seguire il caso. Meno certa un'altra indicazione, quella relativa al fatto che lo stesso sfortunato protagonista della vicenda, apparentemente un sessantenne alto circa 1 metro e 80, fosse stato visto entrare in acqua dalla stessa spiaggia circa 30 minuti prima.
Altro elemento di indagine è stato il rinvenimento in spiaggia di uno zaino contenente effetti personali con tutta probabilità a lui appartenenti (un cappello, pantaloncini, camicia, calzature, calze e una spugna da mare) ma nessun documento utile a definire chi fosse se non uno scontrino fiscale emesso in Stoccolma (Svezia) che, anche se da solo non da certezze, indirizzerebbe verso la figura di un turista nord-europeo.
Proseguono comunque le indagini delle forze dell'ordine presso hotel, case vacanze etc, senza che però almeno al momento siano state segnalate scomparse di persone.
C'e da aggiungere che la salma è stata trasportata presso l'obitorio dell'ospedale di Portoferraio e resta nelle disponibilità del magistrato che è probabile disponga su di essa l'effettuazione degli esami autoptici necessari per determinare con certezza le cause del decesso.
Foto di Andrea Marini