Costa Concordia: nave in galleggiamento entro primavera 2013.
Prendiamo atto dello slittamento di diversi mesi rispetto alle date rese note inizialmente che parlavano di fine a 2012, a dimostrazione che ci sono state delle difficoltà. Quello che si evince dalle linee del progetto definitivo conferma le nostre preoccupazioni sulle difficoltà dei lavori che vanno seguiti e monitorati passo dopo passo da un Ente terzo e dai sommozzatori per verificare lo stato di avanzamento dei lavori e per scongiurare eventuali rischi che potrebbero verificarsi in questa delicatissima e difficile operazione , cosi’ come avvenuto negli interventi successivi al naufragio per la messa in sicurezza del relitto come chiesto anche dalla nostra associazione, dall’amministrazione del Giglio e dall’amministrazione provinciale di Grosseto. Per questi motivi riteniamo necessario la presenza di Legambiente e delle altre associazioni ambientaliste come osservatori all’interno dell’organismo di monitoraggio presieduto dalla Regione Toscana. Ribadiamo che la questione Costa Concordia è troppo importante per poterla lasciare sotto il solo controllo tecnico delle due grandi compagnie che stanno eseguendo il progetto. E’ necessario un controllo tecnico diretto delle istituzioni.
Angelo Gentili, segreteria nazionale di Legambiente e Umberto Mazzantini, responsabile nazionale Legambiente Isole minori