Non c'è pace per i poveri gatti delle colonie - regolarmente censite - di stanza all'Enfola.
Già a maggio e poi ancora a giugno è stata posta attenzione sugli atti vandalici consumati a danno di animali indifesi, censiti e sterilizzati che si trovano, da anni, lungo la strada che da Portoferraio porta all'Enfola, in siti per loro allestiti nella macchia, lontano da attività turistiche e commerciali.
Questa volta, tuttavia, la situazione è anche più grave rispetto agli episodi precedenti: un gatto risulta completamente svanito nel nulla e un altro è stato rinvenuto morto. E i ripari che sono stati completamente distrutti.
Alla stupidità conclamata di chi compie questi atti si aggiunge la curiosità nel chiedersi come mai si tollerino rifiuti tossici quali eternit a profusione, plastica, elettrodomestici rotti, deiezioni umane maleodoranti corredate di carta igienica e si decida di infierire su animali che non danno fastidio a nessuno e che se ne stanno in mezzo ai rovi lontano da sguardi e contatti umani.
A distanza di mesi si è scoperto chi vede in malomodo la presenza di gatti nella zona. Come era prevedibile e come era già stato indicato nelle precedenti comunicazioni, si tratta evidentemente di persone che hanno una attività turistica e che ritengono gli animali fonte di fastidio (nonostante la distanza).
Giustamente non si può giungere ad alcuna conclusione nel merito degli episodi precedenti e di quello attuale, tuttavia questo aiuterà a monitorare meglio la zona e i movimenti intorno alle colonie. Si ricorda infine che esiste la legge nazionale 281/91 e la legge regionale n.59/2009 di recepimento, che TUTELA le colonie feline e condanna qualsiasi azione consumata a loro danno (Art.33).
ENPA Isola d'Elba