Un abuso edilizio spavaldo e senza remore quello scovato dai Carabinieri del Comando Stazione di Portoferraio coordinati dal Luog. Gianmarco Lampunio e dalla Polizia Municipale del comune di Portoferraio coordinati dal Commissario Rodolfo Pacini, in loc. Schiopparello del capoluogo elbano. Si tratta di una piscina di 14 metri per 6, con tanto di posa in cemento, che è stata realizzata in posizione antistante ad una villa. Tale manufatto, creato senza alcuna autorizzazione previo sbancamento di terreno ed uno scavo profondo circa 2 metri, è stato rinvenuto in area sottoposta a vincolo paesaggistico essendo il territorio coperto da bosco e nelle immediate vicinanze del litorale marittimo.
Gli accertamenti dei Carabinieri e dei Vigili Urbani, eseguiti anche con l’ausilio di personale dell’ufficio tecnico comunale, hanno permesso di appurare che il proprietario della villa, nonché committente dei lavori edili, non aveva dato alcuna comunicazione di inizio attività e non aveva altresì mai richiesto l’autorizzazione a costruire in zona vincolata. Il proprietario, pertanto, è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria livornese per la violazione alla normativa urbanistico edilizia del T.U. nr.380/2001 con contestuale sequestro preventivo della piscina, effettuato immediatamente dalle Forze dell’Ordine intervenute, al fine di scongiurare il completamento dei lavori abusivi con conseguente aggravio del danno già arrecato. Il sequestro è stato già convalidato dalla magistratura livornese.