Caro Sergio,
la lettura mattutina del "tuo "giornale, mi riserva sempre sorprese.
Alcune buone, altre meno,alcune tristi che proprio non avrei voluto leggere, alcune da ridere, altre da farmi rimanere senza parole.
L'ultima stamani, accompagnata da una foto a dimostrazione che la notizia "vera è" e non uno scherzo.
Ieri, con un'ordinanza del comune di Rio nell'Elba è stata chiusa la passerella pedonale che attraversa il fosso di Bagnaia, dividendo a metà nei fatti la frazione abitata.
La cosa mi è parsa ridicola perché la passerella è stata costruita solo nel 2009 e se non sono successe cose particolari che la rendono pericolosa, gli uffici potevano organizzarsi e fare delle accurate ricerche di archivio per ritrovare i documenti che sembrano mancare nella pratica, prima di causare un danno ai cittadini residenti e ai turisti che vivono nella frazione.
Ma poi, leggendo fino in fondo, ho capito... siamo al solito giochino: dare la colpa all'amministrazione, ma non generica, alla persona e - come piace ancora a qualcuno - si fa precisamente il mio nome.
Come se verificare che il certificato di regolare esecuzione o di collaudo sia stato redatto e regolarmente contenuto nel fascicolo, sia di competenza del sindaco e non di un ufficio tecnico, stipendiato allo scopo e con precise responsabilità gestionali date da leggi nazionali.
Poi mi dicono che con solerzia il capogruppo di minoranza ha segnalato la vicenda sul suo profilo facebook e altrettanto velocemente il primo cittadino abbia condiviso la sua preoccupazione, ma anche quella degli uffici, da lui prontamente sentiti dopo la segnalazione.
Io non ho un profilo facebook, come penso molti degli anziani che vivono in Bagnaia e quindi non sono neanche nella condizione di chiedere cotali amicizie, per ricevere cotali risposte.
Ma la passerella è chiusa perchè è pericolosa, come la staccionata lungo il fosso?
Ma il sindaco era avvertito dell'ordinanza o è stato informato dal capogruppo di minoranza?
Se te, da bravo giornalista, un po' segugio, come sei da sempre, sarai in grado di darmi queste risposte, sarei contenta, non tanto per me, quanto per gli abitanti di Bagnaia, che stanno si in un posto meraviglioso, ma questo non può bastare a far superare tutti i piccoli e grandi problemi che devono affrontare ogni giorno.
Aspetto fiduciosa
Buon tutto a tutti
Catalina
Cara Catalina
Non so ci sarà bisogno che io ponga le domande che suggerisci, penso e mi auguro, infatti, che i chiamati in causa (dalle due sponde dell'amministrare riese) che mi risulta leggano anche loro Elbareport, rispondano spontaneamente.
Una cosa mi viene da osservare ed è che la chiusura di un manufatto che sta li a servire egregiamente la cittadinanza da sei anni, senza che abbia creato problema alcuno, perché, dopo tutto questo tempo ci si è accorti che manca qualche foglio e qualche augusto scarabocchio, mi pare annoverabile tra le storie di ordinaria follia che di tanto in tanto questo paese "bello di fama e di sventura" come Ulisse, di tanto in tanto ci serve.
E nonostante la rottura di scatole provocata a bagnaiesi ed ospiti, concordo con te che la vicenda - considerato anche che sul percorso alternativo per assicurare la "sicurezza burocratica", qualcuno "tombolò" già nel fosso - non è priva di aspetti comici.
Mi verrebbe da chiudere con una frase che mio padre usava spesso ripetere: "Lassamoli fa', che avessero a fa' peggio", ma per stavolta evito e mi unisco alla fiduciosa attesa.