Caro Sergio Rossi, quando questa mattina ho letto l'articolo d'apertura di Elbareport devo confessarti che ho avuto più o meno gli stessi dubbi di quando leggo qualche palese esternazione-acchiappa Perchie del mio amico Ruggero...
In effetti, che in stagione ancora attiva, dei teutonici sabotatori potessero pattumizzare - filmare -... e accuratamente ripulire una delle più belle e selvagge spiagge dell'Isola.. francamente, mi pareva improbabile.
Ho dovuto aspettare questa sera - causa irrintracciabilità telefonica - per avere chiarito il mistero.
Orbene: trattasi di banale "finzione realistica cinematografica". Sicuramente conosci bene il funzionamento: in assenza di materiale reale, si realizza un set del tutto realistico, allo scopo - come in questo caso - di documentare e denunciare situazioni di inquinamento assolutamente verificabili per gran parte dell'anno.
Lo spiaggiamento di materiali plastici et similia è purtroppo ben avvezzo anche alle nostre coste, e se non si vuole arrivare alle "trash islands" del Pacifico, E quello era lo scopo dei teutonici cameramen: un video di denuncia "generica", sicuramente utile alla causa ambientalista che a entrambi sta particolarmente cara (con le dovute differenze filosofiche... ca va sans dire..).
Detto fra noi, i "colpevoli", sono anche avvezzi alla pulizia della spiaggia delle Tombe quando il pattume è del tutto di provenienza "naturale". Come può - magari privatamente - confermarti il più feroce cacciatore di sporcaccioni dell'intero territorio Campese, sua Baffosità Giovanni Mortula...
Tutto è bene quel che finisce bene, dunque. L'augurio è che serva anche questo a svegliare qualche coscienza in più: non solo non sporcare, ma, se capita, raccogliamo anche la bottiglietta che non abbiamo gettato noi...
Un piccolo passo per ciascuno di noi, un grande passo per... ah, no.. questa mi sa che l'ho già sentita...
buona serata,
Yuri Tiberto
Caro Yuri
Nel pomeriggio avevo già ricevuto la gentile chiamata di Giovanni che mi forniva (ma solo in linea ipotetica) la tua stessa chiave di lettura, attendevo una conferma per dare una notizia tranquillizzante tanto per me quanto, credo, per le diverse migliaia (almeno 5) di lettori che avevano letto l'articolo, evidente e di apertura si, ma molto prudente, tanto da essere infarcito di condizionali.
Ciò premesso non vedo proprio il parallelo con le "acchiappacitrullate" di chi mette volutamente in rete provocazioni e panzane in attesa della perchia che abbocchi, ma tiriamo avanti aggiungendo qualche altra considerazione.
Gli autori della "fiction" di cui apprendo l'identità (che non riporto per discrezione) sono sicuramente persone serie e che svolgono usualmente un prezioso lavoro scientifico (di cui Elbareport ha dato conto in più di occasione), ma nel caso di che trattasi hanno compiuto (in buona fede, a perfetto fin di bene e aggiungici quel di positivo che vuoi) una cazzata comunicativa o meglio non comunicativa.
E' stato un errore da parte loro non spiegare agli esterrefatti bagnanti che cosa in realtà stessero facendo e soprattutto perché; si sarebbe evitato il lancio di un allarme che - cosi stanti le cose - era più che giustificato.
Anche la "barriera linguistica" - visto che mi si dice che nessuno o quasi in quel gruppo parla italiano - poteva essere credo superata, va bene che i tedeschi difettano un po' di gestualità, ma ci potevano provare pure a cenni a farsi capire.
Se poi magari, invece che alla Tombe, andavano l'altro giorno, qualche miglio più in là, al Ghiaieto prima che Legambiente ed altri rimuovessero le abbondantissime schifezze che c'erano, si risparmiavano la fatica di portarsi la spazzatura da casa ed avevano a disposizione un "set" molto più realistico.
Concordo con la parte finale della tua nota, non nella citazione astronautica, ma nello sperare che il "bolleggiume" che si è fatto intorno alla vicenda serva almeno a ricordare a qualcuno che il mare e le coste vanno rispettati (sempre) e non riempiti di porcherie.
Vista l'ora buon giorno
sergio rossi
(foto di Gian Mario Gentini)