Ultimi scampoli di un’estate tra le più calde degli ultimi anni. Tanti i turisti che, ordinatamente, sin dalle prime ore del mattino prendono posto con ombrelloni, lettini ed asciugamani lungo le piccole ma incantevoli spiagge elbane. Come la piccola spiaggia di Fetovaia, lingua di sabbia incastonata tra le coste del versante meridionale dell’isola dove, già alle 8 del mattino, si vede uno nutrito gruppo di bagnanti occupare una porzione di arenile per godersi una lunga e rilassante giornata di mare. Salvo, d’improvviso, sentirsi dire che quella non è spiaggia libera, che ci si deve spostare per lasciar spazio ad ombrelloni e lettini del vicino “punto blu”. È capitato a diversi bagnanti nei giorni scorsi in diverse spiagge dell’isola, è capitato anche stamane ad alcuni uomini della Guardia Costiera che, a seguito delle numerose segnalazioni ricevute, si erano recati sul posto per una verifica fingendosi comunissimi bagnanti. Appena il tempo di sistemare il telo da mare e subito sono stati invitati, educatamente ma perentoriamente, ad allontanarsi lasciando il posto ad una fila di lettini, inutilizzati, ma sistemati in modo da delimitare un’area “esclusiva” di circa 100 mq. Tuttavia l’autorizzazione al “punto blu” prevede solo la possibilità di dare in locazione ombrelloni e lettini su richiesta dei bagnanti e non contempla altresì la “prenotazione” di zone intere di arenile a discapito di quanti vogliono liberamente usufruire del bene pubblico. Gli stessi militari sono quindi ritornati sul posto, palesando la loro identità e chiedendo quindi chiarimenti, ai titolari dei tre “punti blu”, relativamente a quella pratica scorretta e contraria alle normative vigenti. Il risultato dell’attività di indagine è stato il sequestro di circa 30 lettini ed oltre 20 ombrelloni nonchè la denuncia di quattro persone per il reato di occupazione abusiva di suolo demaniale ed impedimento dell’uso pubblico del demanio marittimo.
Non di rado la Capitaneria di Porto di Portoferraio riceve rimostranze di vario genere da parte di elbani e turisti che chiedono informazioni su concessioni demaniali marittime inesistenti. È molto importante, al fine di contrastare questa pratica scorretta, conoscere le differenze tra i cosidetti “punti blu” e le vere e proprie concessioni demaniali marittime: queste ultime sono facilmente riconoscibili da una delimitazione fisica dell’area in concessione e soprattutto dall’esposizione di idoneo titolo concessorio.
L’intervento della Guardia Costiera ha raccolto il plauso di molti dei bagnanti presenti, ben contenti di poter finalmente godersi comodamente la loro giornata al mare.
Capitaneria di Porto - Guardia Costiera di Portoferraio