Si è svolta oggi, domenica 11 ottobre, la visita a Montecristo organizzata come di consueto dal Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano.
Dopo le preoccupazioni del giorno prima, caratterizzato da un tempo non certo da escursione, l'imbarcazione per il trasporto è salpata regolarmente per Montecristo alle otto e mezzo. Si trattava di cogliere un'occasione molto rara, visto che le visite all'Isola resa celebre da Dumas sono rigidamente contingentate.
Proprio per questo tra i partecipanti c'era emozione e curiosità di scoprire quella bellissima isola, scrupolosamente salvaguardata anche dal Corpo Forestale dello Stato; ma all'arrivo non sono mancati i problemi: sull'isola, per tutta la notte e anche prima, si era abbattuto un forte acquazzone che aveva reso molto scivoloso il granito e la vegetazione.
Per questo gli agenti della Forestale avevano deciso di non far percorrere la via che porta al Monastero, la più caratteristica e impegnativa, facendo invece camminare gli escursionisti lungo il meno scosceso percorso che porta al Belvedere. Dopo diversi minuti di mediazione agenti e la Direttrice del Parco hanno però raggiunto un accordo: come peraltro già previsto dal bando per la partecipazione alla escursione, potevano aspirare al Monastero solo i calzatori di scarpe adatte al trekking.
Da qui ha cominciato a serpeggiare il malcontento: i camminatori con nike, adidas e scarpe da passeggio - alcune decine - si sono visti sfumare la possibilità della scalata all'eremo. Dopo un tenue tentativo di infiltrarsi, i trekkers banditi sono stati sottoposti al vaglio puntiglioso dell'agente della Forestale, che ha osservato ad uno ad uno i piedi dei partecipanti, decretando chi saliva e chi no.
Inutili le rimostranze dei rifiutati che, mogi mogi, hanno preso la via del Belvedere e con essi, anche il sindaco Lorenzo Lambardi, eletto sullo scranno di primo cittadino campese, ma non tra gli eletti all'ascesa.