FIAMME ALLA CASA DEI GENITORI DEL SINDACO DI CAPOLIVERI - NESSUN DUBBIO EMERGE SULLA NATURA DOLOSA DELL'INCENDIO - NUOVO EPISODIO DI INTIMIDAZIONE COL FUOCO ALL'ELBA
Non si è ancora determinato esattamente neppure a quando far risalire l'incendio doloso appiccato, probabilmente nelle immediate adiacenze della aditazione di campagna dei Signori Lio e Jolanda Ballerini di 82 e 72 anni, genitori del Sindaco di Capoliveri Paolo Ballerini. Ma qualche idea sulle finalità del gesto si inizia ada averla.
Ed a fare da contrappunto alla estrema limitatezza dei danni (una tenda esterna ed una tovaglia ed uno zerbino in plastica bruciati, due sedie anch'esse in plastica e il portone esterno anneriti), sta l'assoluta gravità della palese intimidazione, costituita dal fatto che chi lo ha compiuto ha lasciato sul teatro del suo "lavoro" due bombole di gas da uso domestico da circa 10 kg di contenuto piene e sigillate.
A quanti sono accorsi nell'abitazione di Badisugarello dopo che il Sig. Lio nella mattinata di Venerdì 21 Ottobre aveva scoperto e denunciato l'atto. Vigili Urbani, Carabinieri (che hanno preso a svolgere le necessarie indagini) e Vigili del Fuoco, chiamati per una valutazione tecnica di quanto accaduto hanno constatato che chi aveva agito (per incapacità o più probabilmente in modo voluto) non aveva arrecato danni di grave entità ed che anche quelle due bombole rosse posizionate in bella vista tra il tavolo esterno e la porta di ingresso laddove difficilmente si sarebbe comunque raggiunta una temperatura ed una potenza di fuoco tali da innescarne la devastante esplosione, parevano essenzialmente un messaggio intimidatorio condotto a termine rischiando il meno possibile, perchè gli autori del gesto potevano comunque sapere che la casa, usata dai signori Ballerini era disabitata.
Rimane da capire chi fosse il vero bersaglio dell'intimidazione ed in assenza di altri elementi pare problematico capire se l'incendiario intendesse "avvertire" i due anziani coniugi o il decisamente più noto figlio.
Nelle stesse dichiarazioni rese dal dott. Paolo Ballerini ai colleghi del Tirreno ed dell'Ansa resta aperta la doppia ipotesi: il Sindaco capoliverese ha ricordato tanto il fatto che la sua azione di governo può avere fortemente infastidito qualcuno, così come ha sottolineato che in passato il suoi genitori ed in particolare la madre avevano avuto dei fastidi nei rapporti con altre persone.
"Credo che la politica in questa vicenda - ha detto il Sindaco - c'entri solo indirettamente. Credo che chi agisce così vuole solo indurmi a rassegnare le dimissioni e a smettere di andare in fondo alle cose. Non è la prima volta che tentano di colpirmi: un mese dopo il mio insediamento sono giunti nove esposti alla magistratura per denunciare presunti abusi da parte mia. Io sono sereno e vado avanti per la mia strada. Si tratta comunque di delinquenti - ha comunque chiuso Ballerini - possono mascherarsi da cosa vogliono ma sono solo dei delinquenti".
Difficile essere disaccordo con il Sindaco capoliverese sull'imbarbarimento dei rapporti tra le persone di cui l'episodio di Badisugarello è una riprova.
Una riprova ulteriore anche sul fronte del fuoco perché purtroppo l'uso delle fiamme in funzione di vendetta e/o intimidazione si è infittito negli ultimi mesi in quest'isola.
Togliendo dal conto l'episodio (anomalo) dell'ultima estate, con le fiamme in in parcheggio di Capoliveri appiccate da alcuni annoiati teppistelli figli di papà, prontamente beccati dai Carabinieri, ci sono stati negli ultimi mesi i roghi dolosi di due camion (a Lido di Capoliveri ed a S.Giovanni) e di un'auto in Via del Carmine a Portoferraio (che minacciò davvero di innescare un incendio disastroso all'immobile adiacente che risultò comunque danneggiato.
Tre gravissimi reati (gravi anche culturalmente) che almeno a quanto ci risulta restano ancora impuniti a cui oggi si aggiunge il quarto di un altro delinquente che si è messo a parlare con le fiamme.
Originale pubblicato il 22 ottobre 2005