Si avviano a conclusione i lavori di ripristino dell’ex strada militare che da S. Martino (cava inerti) porta a Monumento. La strada è situata nella parte centrale dell’Isola d’Elba, ed interessa i territori dei comuni di Campo Elba e Portoferraio. I lavori sono stati eseguiti dalla Provincia di Livorno, in economia, attraverso l’opera degli operai forestali dell’Elba e di Venturina, che hanno utilizzato i mezzi in dotazione dell’Ente.
E’ rimasto escluso dai lavori il braccio più compromesso della strada, quello che conduce alla discarica di Villa Literno, che sarà oggetto di un intervento successivo.
La strada forestale ripristinata consente di collegare i comuni elbani del versante orientale con quelli del versante occidentale, costituendo, in caso di necessità per i mezzi antincendio, una valida alternativa alla normale viabilità provinciale.
La sistemazione della viabilità forestale, infatti, si è resa indispensabile anche per consentire l’accesso a vaste aree boscate che, in caso di incendio, rischiavano di rimanere inaccessibili a causa dello stato del fondo stradale fortemente sconnesso e della presenza di una folta vegetazione, che rendeva impraticabile l’area ai mezzi d’opera e alle autobotti AIB.
Gli interventi effettuati riguardano la riduzione della vegetazione laterale alle banchine, che di fatto aveva quasi chiuso l'intero tracciato, la sistemazione del piano viabile con riporto di materiale di risulta, proveniente dalla pulizia delle canalette per lo scolo delle acque meteoriche, nonché il ripristino complessivo del sistema di deflusso delle acque di pioggia tramite la sistemazione di tombini, sciacqui, etc.
In prossimità della proprietà regionale del demanio forestale (P.A.F.R.) di San Martino, la pista interessa ampi complessi di macchia mediterranea, con la tipica presenza del leccio, mentre negli altri tratti la vegetazione è costituita da arbusti invadenti di macchia mediterranea, nei pressi dei quali, nel tempo, in pratica dal dopo dopoguerra fino agli anni ’80, sono stati impiantati alberi di pino che hanno dato vita ad una sovrastante pineta artificiale di conifere.
Al finanziamento dell’opera ha contribuito anche il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, il quale, attuando quanto previsto dal proprio Piano di prevenzione degli incendi boschivi, ha impegnato importanti risorse per questo intervento strutturale.