Durante un pattugliamento di qualche sera fa, eseguito dall’Aliquota Operativa dei carabinieri dell’Elba e finalizzato a prevenire e in caso reprimere lo spaccio di droga nella zona portuale di Portoferraio, un atteggiamento sospetto di un minorenne non è sfuggito all’attenta vista dei militari che hanno deciso di approfondire il controllo e trovato, così, occultata nelle tasche dei pantaloni del ragazzo, una dose di cocaina.
Ma gli stessi carabinieri, pochi minuti prima, avevano notato il minore nelle immediate vicinanze, intento a confabulare con un suo coetaneo. Le immediate ricerche dell’altro giovane ne hanno quindi permesso il rintraccio a poca distanza e il successivo rinvenimento di altre due dosi di cocaina in tutto simili alla precedente.
Ulteriori indagini hanno consentito, infine, di risalire al fornitore dello stupefacente e di chiudere un quadro triste e preoccupante: anche il terzo ragazzo, infatti, non supera i 16 anni.
Pur trattandosi di piccole dosi l’allarme è da ritenersi molto concreto, alla luce soprattutto della minore età dei tre protagonisti (46 anni in tre, tutti elbani) e del tipo di stupefacente: di quelli tra i più dannosi e che danno dipendenza maggiore.
Gli investigatori sottolineano, nell’azione preventiva del consumo di droghe, l’importanza dei controlli da parte dei genitori affinché vigilino, nel rispetto dei principi educativi, sui loro figli osservando e intervenendo con scrupolo e attenzione sia sulle disponibilità economiche degli stessi che su abitudini e frequentazioni.
Finire nel vortice della dipendenza e anche nei guai giudiziari, infatti, è una conseguenza scontata per chi fa questa insana e illegale scelta, come i due adolescenti di cui si è detto, che deferiti alla Procura per i Minorenni di Firenze, dovranno affrontare un processo per cessione di sostanza stupefacente in concorso.