E’ durata pochi giorni la latitanza di Samir Celassi, il detenuto 49enne marocchino che, approfittando di un permesso premio di otto ore, nella giornata di sabato 13 febbraio non era rientrato, alle 18.00, al carcere di Porto Azzurro così come impostogli dal Magistrato di Sorveglianza di Livorno.
Il Celassi probabilmente sin dalle prime ore successive alla sua uscita in permesso dal carcere aveva deciso di lasciare l’Isola d’Elba, a piedi per destare minori sospetti ed ha ottenuto così un vantaggio di circa sette ore sino al momento appunto in cui gli agenti della Polizia Penitenziaria della Casa di reclusione di Porto Azzurro hanno fatto scattare l’allarme informando tempestivamente del mancato rientro anche il Comando Compagnia Carabinieri di Portoferraio. I militari della Stazione e dell’Aliquota Operativa hanno così iniziato a sondare tutte le eventuali destinazioni dell’evaso e, grazie soprattutto alla determinante collaborazione informativa degli agenti della Polizia Penitenziaria longonese, sono riusciti a scovare il marocchino in territorio spezzino ove aveva raggiunto alcuni amici con i quali aveva condiviso attività di spaccio di stupefacenti, proprio il reato che aveva comportato la sua custodia cautelare in carcere dal settembre del 2008 che si sarebbe conclusa nell’aprile 2017.
I Carabinieri di Portoferraio per far scattare le manette ai polsi del Celassi si sono fatti coadiuvare dai colleghi della Compagnia di Sarzana (SP) i quali ieri sera, dopo vari servizi di pedinamento osservazione e controllo, hanno sfruttato il momento giusto per bloccare, da solo, il Celassi ed assicurarlo al carcere di La Spezia ove adesso si trova recluso.