Alla fine dello scorso mese di aprile l’Amministrazione comunale decise di istituire, in piazza Cavour e nella piazzetta P.Gori, davanti al Palazzo comunale, 16 posti auto con sosta a pagamento, in sostituzione di quelli disciplinati con disco orario. La decisione sollevò qualche perplessità e qualche critica. L’Assessore alla mobilità urbana Bertucci chiarì subito che la scelta della sosta a pagamento era dovuta alla riscontrata impossibilità di controllare quella con disco orario. Insomma ci fece sapere che i Vigili urbani del Comune di Portoferraio, per la scarsità di organico, non riuscivano a controllare il rispetto della sosta neppure a 100 metri in linea d’area dal loro Ufficio. Incredibile, ma vero, secondo l’Assessore.
Ci tenne a precisare anche che i nuovi posti blu erano stati concordati “con i commercianti della zona”. Effettivamente in materia di traffico i commercianti sono sempre stati una fonte inesauribile di buoni consigli. E poi è giusto, il codice della strada non lo prevede, ma prima di decidere qualunque cambiamento nella sosta e nella circolazione, dentro o fuori dal centro storico, è bene sentire i commercianti. Sentiti loro, tutto si può fare. Non si deve perdere tempo a discutere in Consiglio comunale o a convocare la Commissione consiliare al traffico per considerare anche le esigenze di altri soggetti; ad esempio, di chi in una certa zona ci risiede soltanto e non svolge alcuna attività commerciale.
Insomma un po’ di democrazia dal basso ci vuole. E chi meglio degli addetti alla rete commerciale può sapere quello che è bene fare o non fare in materia di traffico?
Ad oggi sono passati due mesi esatti dalla istituzione dei posti a pagamento e non si capisce come mai i parcometri siano sempre “ incappucciati”.Senza la loro attivazione la sosta negli spazi blu, a questo punto, è libera. Ci si può stare quanto ci pare e piace.
Perché questo inspiegabile ritardo? Sembra che a qualcuno, dopo che la vernice blu si era seccata, sia venuto in mente che in centro, oltre a chi pratica il commercio, ci sono anche semplici cittadini che vi risiedono per tutto l’anno e che spesso non riescono a trovare un posto per la loro autovettura neppure per poco tempo. Ed ora l’Amministrazione è in gravi ambasce. Non sa se mantenere la sosta a pagamento senza eccezione alcuna o se consentire ai residenti di non pagare. Ma in questa seconda ipotesi i residenti potrebbero parcheggiare nelle strisce blu senza limiti di tempo. Ed allora gli interessi dei commercianti andrebbero a farsi fottere. Insomma si ha proprio l’impressione che l’Assessore Bertucci si sia infilato in un vero e proprio “cul de sac”.Espressione francese che in italiano vuol dire “ vicolo cieco”. Traduzione doverosa perché non vorremmo che l’Assessore, leggendo quel “cul”, si offendesse. Lungi da noi l’intenzione di mancargli di rispetto.
In ultimo vogliamo chiedere all’Assessore Bertucci queste due cose:
1) Di acquistare un po’ di vernice bianca per riprendere almeno gli stop e le strisce pedonali quasi ovunque pressoché inesistenti e anche un po’ di vernice gialla per ridisegnare, nelle aree a traffico limitato, gli spazi riservati ai residenti che, da un bel po’ di tempo, sono molto sbiaditi.
2) Di installare sul viale delle Ghiaie, all’altezza dell’ingresso alla attuale sede della Finanza, due cartelli stradali che indichino il divieto di circolazione e l’inizio della zona pedonale e ciclabile e di trovare una diversa collocazione degli spazi destinati alla sosta delle moto; di apporre cartelli regolamentari che segnalino, da una parte, l’esistenza di un parcheggio custodito a pagamento nello spazio dove c’è la piscina comunale ( buona iniziativa) e, dall’altra, anche la disponibilità di un parcheggio libero all’interno del piazzale della ex Caserma, dove, tra l’altro, sarebbe opportuno intervenire facendo un po’ di pulizia e tagliando “ rigogliose” erbacce. Assessore, confidiamo in un Suo immediato interessamento!
Giovanni Fratini