«Ha detto don Mauro Renzi, parroco di Campo nell'Elba: “(la Chiesa, ndr) è anche il luogo. Loro (i mussulmani, ndr) lo hanno profanato con l'uccisione di un sacerdote o con la demolizione di centinaia di chiese e di monasteri negli ultimi anni”.
È un'affermazione grave della cui veridicità non ho motivo di dubitare visto che è stata pubblicata dal giornalista Luca Lunedì di cui conosco la serietà professionale.
Insomma, se noi elbani seguissimo il metodo del parroco di Campo nell'Elba dovremmo respingere in mare tutti i tedeschi perché il 16 Settembre 1943 l'aviazione della Germania bombardò Portoferraio provocando decine di morti fra la popolazione civile e militare.
Oppure dovremmo scacciare tutti i francesi perché il 16 giugno 1944, con l’avvio purtroppo delittuoso dell’Operazione Brassard, si ebbe ogni sorta di eccessi: stupri, rapine, furti, saccheggi di paesi e case coloniche.
I protestanti di Rio Marina, oltre a ciò, dovrebbero bandire dal loro Tempio e dalla Casa valdese tutti i cattolici, in particolare quelli francesi, perché rei del Massacro di San Bartolomeo (agosto 1572), quando in Francia, in una sola notte, furono trucidati migliaia di ugonotti (evangelici riformati). Insomma, non bisogna fare di tutta l'erba un fascio, poiché i buoni e i cattivi ci sono in tutte le comunità, razze e religioni. Non sta a me giudicare il parroco di Campo nell'Elba, anche se mi pare che lui dovrebbe predicare la Parola dell'amore e del perdono e, meno che mai, dovrebbe generalizzare e accomunare tutti i credenti di una religione anche perché i musulmani nel mondo sono oltre 1,6 miliardi, quindi non siamo di fronte a una piccola e sperduta setta composta dai soliti venti-trenta seguaci del santone di turno. In definitiva mi pare quanto mai assurdo che dopo la cacciata dei rom, perché potevano rubacchiare, ora si chiami alla cacciata degli islamici solo perché professano la stessa religione di coloro che hanno profanato un locale di culto della chiesa cattolica con l'uccisione di un sacerdote».
Lorenzo Marchetti