Cara Signora Patrizia,
Le sono nel cuore e non posso sicuramente capire fino in fondo il dolore di una madre che perde un figlio tanto giovane. Non sarebbe nella natura delle cose, provare un dolore così. Me ne dispiaccio. Ho visto in questi ultimi anni molti degli amici di suo figlio lavorare a questo progetto con passione e dedizione. Mi ha fatto tanto piacere e bene al cuore. Sono gesti di umanità rari e preziosi perché non si aspettano niente in cambio.
Ora, però, mi chiedo se per onorare il ricordo di suo figlio sia giusto come lei dice,'spazzare via tutto il resto'. Che cosa significa? Che se accade un fatto di rilievo per l'opinione pubblica, come una violenza prima simbolica, poi verbale e persino fisica,si debba voltare lo sguardo altrove?
Significa che non si possa dire la verità dell'accaduto? Sicura che in questo modo si faccia davvero onore al ricordo di suo figlio?
L'onore è una cosa seria, ha a che fare con la giustizia, con la coerenza, con il rispetto, con l'equilibrio. Che si voglia o no, quell'episodio è accaduto.
Farebbe onore a questo 'progetto di memoria' che gli organizzatori si esprimessero pubblicamente,
decidessero da che parte stare. Le 'amicizie' non possono 'coprire' o 'spazzare via tutto' altrimenti si chiamano 'associazioni' di ben altro stampo che usano la parola 'onore' e 'amicizia' per coprire misfatti e ingiustizie....sa di cosa parlo vero?
Io penso, signora Patrizia, che vero onore farebbe al figlio scomparso se fosse lei, in prima persona, a chiedere l'esclusione del gruppo Mecogang dalle prossime edizioni dello splendido memorial.
E' l'unica cosa da fare per chiudere il cerchio di questa storia estiva se si vuole che non rimanga macchia al Neverending Music Festival.
La saluto con grande rispetto
Noemi Alessi