La tutela dell'ambiente marino e costiero è uno degli obiettivi prioritari perseguiti dal Corpo delle Capitanerie di porto, sia a garanzia della ricchezza del patrimonio naturalistico nazionale, che per i rilevanti interessi sociali ed economici coinvolti nell'utilizzo delle relative risorse.
La Guardia Costiera elbana svolge, sull'isola di Pianosa, un'attività finalizzata alla tutela dell'ambiente marino e dei suoi ecosistemi nonché alla vigilanza nei confronti della pesca di frodo. Questo controllo si realizza anche con la presenza sull'isola di unità navali di tipo "costiero" che pattugliano le acque circostanti e contribuiscono così, con interventi periodici, a far rispettare i divieti di navigazione che proteggono l'area marina protetta di Pianosa.
Relativamente all'attività di controllo in materia ambientale, nel mese di agosto, le motovedette CP 553 e CP 2117 della Guardia Costiera hanno effettuato un costante pattugliamento delle acque dell'area marina protetta di Pianosa, navigando per più di 110 ore, percorrendo più di 1000 miglia. Anche nell'ultimo fine settimana sono state constatate violazioni delle norme che interdicono l'isola per un miglio marino: in particolare un'imbarcazione da diporto a vela, di bandiera francese, è stata individuata e sanzionata nei pressi di "golfo della botte".
In totale sono state riscontrate ben 13 violazioni delle norme che interdicono l'isola per un miglio marino (in violazione dell'ad. 19 comma 3 lett. e) Legge 394/91) e sono state sequestrate, nei mari adiacenti, 3 reti da pesca (2 palamiti e 1 tramaglio) lunghe in totale circa 1300 metri. Inoltre, durante questo periodo, sono state soccorse due unità da diporto con a bordo in totale 5 persone tra le quali 2 bambini.