Riceviamo e pubblichiamo la lettera che una affezionata turista, che frequenta l'isola dal 1983, scrive al Comune di Campo nell'Elba, il suo intento è denunciare l'inacessibilità della spiaggia de La Foce ai disabili.
Egr. Commissario pro tempore del Comune di Campo nell’Elba,
mi chiamo Nicoletta Zorzi e da 23 anni trascorro, insieme alla mia famiglia, 5 settimane di ferie presso il Camping La Foce.
Ho una figlia disabile di 26 anni, Alessia. Lei praticamente è cresciuta in quel Campeggio i cui titolari e dipendenti si sono sempre prodigati per fare in modo che potessimo trascorre le nostre ferie in maniera tranquilla e senza troppe problematiche legate a questo suo grave handicap motorio (100% invalidità). Per noi la vostra Isola ed in particolare il Campeggio sono la nostra seconda casa, i titolari, dipendenti ed ospiti abituali sono la nostra seconda famiglia. La posizione del campeggio davanti alla spiaggia ci ha
sempre permesso di vivere il mare con facilità. Sottolineo inoltre che Alessia ha bisogno di trascorrere molto tempo al mare per problemi respiratori.
Ma ecco la sorpresa del 2016:
· la scaletta di accesso alla spiaggia antistante il campeggio è stata rimossa dal Comune di Campo poiché la spiaggia si è ritirata a causa delle mareggiate invernali.
· l’ accesso successivo, oltre il Ristorante Corallo, dove esisteva un’altra scaletta si accesso fino a qualche anno fa, presenta un salto di almeno 90/100 cm tra la strada e la sabbia. Nessuno si è preoccupato si reinstallare la scala. Faccio presente che è pericoloso per bimbi e anziani.
· la rampa per natanti, canoe, sub ecc…. è impraticabile per una carrozzina visto che si finisce in mezzo alla sabbia
· l’ulteriore accesso è il ponte donato dai tre campeggi al quale si accede con una comoda rampa ma si finisce nel nulla poiché la passerella di plastica che conduce al bar la Vela é disastrata ed impossibile da percorrere con una carrozzina.
Lascio immaginare a questo punto che per accedere alla spiaggia bisogna attraversare il ponte e abbandonare la carrozzina in mezzo alla passerella di plastica scavalcando gambe ed asciugamani stesi per raggiungere il proprio ombrellone, essere forzuti e coraggiosi per utilizzare l’accesso con muro a sbalzo: uno sopra con il disabile in braccio, uno sotto che lo accoglie per raggiungere l’ombrellone.
Dopo aver rischiato di farci male per ben 7 volte abbiamo desistito: Alessia per un mese intero non è mai andata in spiaggia e di conseguenza non ha mai fatto il bagno.
Capisco che la clientela disabile non fa numero e non crea business ma esistono anche i bimbi piccoli e gli anziani.
Ringrazio pertanto la precedente Amministrazione per la sensibilità dimostrata!
C’è più attenzione per i cani che per i cristiani e questo mi offende profondamente.
Ringraziando per l’ attenzione porgo cordiali saluti.
Nicoletta Zorzi, Giorgio ed Alessia Barbacovi